Fa la faccia feroce con Piersilvio Berlusconi che, sempre più decisionista, non si piega tacilmente ai suoi voleri e decide in autonomia. Il “re del Parioli” vorrebbe un periodo di aspettativa da Mediaset e prova ancora a minacciare di tornare in Rai
Se ne dicono di tutti i colori dalle parti di Mediaset e di Costanzo in questa serata di venerdì 17 gennaio che non ha fatto mancare i colpi di scena. Mille le voci su ciò che sta succedendo e soprattutto che potrebbe succedere ed è forse inutile inseguirle tutte.
Di sicuro c'è che i rapporti fra Maurizio Costanzo e tutto il "mondo" che gira intorno a lui e Mediaset sono forse al minimo storico e che il "re del Parioli" ce l'ha soprattutto con il decisionismo di Piersilvio Berlusconi che, meno accomodante di Confalonieri, non sempre compie scelte (di palinsesto e di gestione) a lui gradite. Alcuni "sgarbi" alla moglie Maria De Filippi (nonostante i meriti acquisiti sul campo il sabato sera contro Morandi), in particolare, non sarebbero stati per niente graditi.
La "bomba" è adesso quella che Costanzo intenderebbe chiedere un periodo di aspettativa, come fanno molti lavoratori meno famosi in diversi altri settori, a Mediaset, anche se non si capisce bene che cosa ciò significherebbe in concreto per i palinsesti e a partire da quando avverrebbe la "svolta".
Ma sarà svoltaO Una tregua sarebbe comunque, ancora una volta, la soluzione migliore dal punto di vista delle convenienze sia per Costanzo (che è presente pressocché tutti i giorni su Canale 5 e anzi raddoppia costantemente con i vari programmi di Maria) che per Mediaset, visto che Costanzo e la De Filippi sono due colonne delle reti e oltretutto c'è un intreccio di quote nella società Fascino, che per giunta doveva adesso anche fare il debutto alla grande nella fiction.
Soprattutto, a Costanzo manca molto la famosa "sponda Rai", già usata all'epoca della nomina a direttore di Canale 5. Un trasloco a Viale Mazzini appare infatti improbabile e Baldassarre ha già preso le distanze.
Insomma, i malumori ci sono, le possibilità di un clamoroso divorzio anche, ma la via della logica e della convenienza "finanziaria" e "politica" porta tuttora in un'altra direzione...