Riina batte tutti

Dopo la serie su Provenzano le fiction sui boss mafiosi continuano con “Il capo dei capi” su Canale 5, sulla vita di Riina. Ottimi i riscontri di pubblico e critica.

C'era grande attesa per l'esordio (giovedì 25 ottobre) di "Il capo dei capi", un'attesa ottimamente premiata dai dati di ascolto. La prima puntata della fiction su Totò Riina (prevista in sei puntate settimanali) è stata seguita da qualcosa come 7.146.000 telespettatori (27,21%). Mediaset si è così imposta in prime time, anche grazie a 'Striscia la notizia', programma più visto del giorno con 7.689.000 (28,65%) di pubblico.

Il film ispirato a Riina arriva dopo la fiction su Provenzano interpretata da Michele Placido. Questa volta a vestire gli abiti scomodi del "capo dei capi" è un siciliano doc, l'attore Claudio Gioè; accanto a Gioè recita Daniele Liotti nei panni del poliziotto Biagio Schirò (quest'ultimo è l'unico personaggio inventato in una fiction completamente tratta dalla realtà).

A scrivere la sceneggiatura della fiction un pool di autori e giornalisti da anni dentro il "caso mafia" come Claudio Fava, il figlio del giornalista ucciso dalla mafia, Stefano Bises, Domenico Starnone e i due giornalisti Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo (autori del libro "Il capo dei capi", sulla carriera criminale di Riina dalla giovane età fino al suo arresto nel gennaio 1993).

I registi sono Enzo Monteleone e Alexis Sweet, produttore il 'solito' Pietro Valsecchi (Taodue). Come spiega lo stesso Fava l'ìntezione della fiction è quella di "raccontare e provare a comprendere la quotidiana banalità del male, ma anche la sua capacità di seduzione, facendo però attenzione che non diventi una fascinazione per il pubblico". Buono anche il riscontro da parte della critica televisiva.

Una novità della fiction è infine che sarà tradotta in inglese su richiesta degli americani.

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