Clamorosa svolta nella vicenda riguardante la postazione radiotelevisiva di Covignano, atta ad ospitare impianti per la copertura della città di Rimini e parte della provincia (come ad esempio Riccione), zone strategiche in vista dei prossimi mesi estivi. Il sito, da tempo nell’occhio del ciclone sia per alcuni problemi di natura radiOElettrica che per uno sfratto messo in atto dalla proprietà del terreno, con tanto di ingiunzione di sgombero emessa dalla Magistratura già dal lontano 1998, è sta…
Clamorosa svolta nella vicenda riguardante la postazione radiotelevisiva di Covignano, atta ad ospitare impianti per la copertura della città di Rimini e parte della provincia (come ad esempio Riccione), zone strategiche in vista dei prossimi mesi estivi. Il sito, da tempo nell'occhio del ciclone sia per alcuni problemi di natura radiOElettrica che per uno sfratto messo in atto dalla proprietà del terreno, con tanto di ingiunzione di sgombero emessa dalla Magistratura già dal lontano 1998, è stato pressocché "raso al suolo" nel vero senso della parola.
Nella mattinata di lunedì 8 maggio le ruspe sono entrate in azione abbattendo i tralicci (ad esclusione di quelli Enel e dell'Aeronautica). Allo stato attual, sono spente molte emittenti anche di rilevanza nazionale, in alcuni casi con unico impianto operativo in zona. È il caso ad esempio di Radio 105 e Radio Montecarlo. Assente anche Radio Radicale.
Per quanto riguarda la Tv, ne fa le spese principalmente il gruppo Ferretti, con un canale digitale ed uno analogico non più operativi. Si sono salvati invece (per il momentoO) gli impianti radio e tv della Rai. Occorrerà quindi trovare una nuova ubicazione per i ripetitori abbattuti (Andrea Lombardo).