Le associazioni FRT e RNA hanno rinnovato con CGIL-CISL-UIL il Contratto Nazionale di Lavoro delle imprese radiotelevisive private.
Dopo quattro mesi di trattative, nella notte tra l'8 e il 9 maggio scorsi, presso la sede della FRT a Roma, le delegazioni di parte datoriale, composta dalla FRT - l'associazione di categoria delle imprese radiotelevisive private cui sono associate importanti tv nazionali e emittenti locali sia televisive che radiofoniche - e dalla RNA per le radio nazionali, con l'Anica, e quella sindacale dei lavoratori SLC-CGIL/FISTel-CISL/UILCOM-UIL hanno siglato l'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro delle imprese radiotelevisive private, scaduto il 31-12-2001 e rinnovato fino al 31-12-2005 per la parte normativa e fino al 31 dicembre 2003 per la parte economica.
Le parti sottoscrittrici del contratto - che interessa gli oltre 15,000 addetti del settore - hanno regolato on reciproca soddisfazione le materie normative, riformulando una parte della classificazione del personale in funzione delle nuove tecnologie, nella prospettiva del digitale.
Per quanto riguarda la parte economica relativa al settore televisivo, è stato previsto un aumento retributivo pari a 66,22 euro per il 5° livello baricentrico, con in aggiunta un ulteriore importo di 33,78 euro dovuto per gli incrementi retributivi relativi al periodo pregresso di 17 mesi, per un totale di 100 euro mensili che decorreranno in un'unica soluzione dal 1° giugno 2003. È stata inoltre prevista una "una tantum", fissata, sempre per il 5° livello, in 600 euro, da erogarsi per il 40% nel 2003 e per il 60 nel 2004.
Per il settore radiofonico (il riferimento è al 3° livello della classificazione), l'aumento è di 46.35 euro, cui vanno ad aggiungersi 23,65 euro di recupero del pregresso, per complessivi 70 euro mensili, con una "una tantum" di 420 euro da erogare con le stesse modalità previste per il settore televisivo.