Roma Uno da Cerroni a Coscione

Importante novità nell’etere televisivo romano, che vede lasciare la scena Manlio Cerroni, l’anziano (eppure potentissimo, almeno fino a poco tempo fa) proprietario della discarica di Malagrotta, che per parecchio tempo è stato l’elemento-chiave per lo smaltimento dei rifiuti a Roma. Cerroni - lo ricordiamo - è anche zio di Francesco Becchetti, che ha vissuto un momento di gloria (che sembra ormai trascorso) con il canale italo-albanese Agon Channel (Lcn 33).

Vediamo in proposito l’articolo del ‘Corriere della sera’ - edizione romana, ricordando altresì che attualmente Roma Uno non è in onda sul suo canale satellitare su Sky (518), che condivideva con Radio Radio Tv:

 

“Cambia la proprietà di Roma Uno, la Tv locale nata nel 2003: dopo dodici anni il 100% delle quote passa dalle mani di Manlio Cerroni (patron della discarica di Malagrotta) a quelle di Fabrizio Coscione, imprenditore romano, già conosciuto per il suo impegno editoriale con le riviste del gruppo «Parioli Pocket». La Tv, una delle più seguite nella Capitale, visibile anche in provincia ed in tutt’Italia attraverso la piattaforma Sky, è stata messa sul mercato dall’avvocato romano in seguito alle inchieste giudiziarie sui rifiuti a Roma, che lo hanno coinvolto.

Ha 42 anni, il nuovo titolare del 100% delle azioni della Televisione romana, possiede anche un’impresa di pulizie a Nettuno, una fabbrica di dolciumi «Dolciaria Srl» di Aprilia, la «Educo Srl» che gestisce una scuola per conto della diocesi di Albano e una Tv locale, Tele In. È stato già scelto l’uomo chiamato a gestire la rete: si tratta di Marco Foresi, per anni impegnato nel panorama televisivo con il Circuito 5 Stelle, che prende il posto dell’ex-direttore Fabio Esposito, che in questi anni ha lavorato portando l’emittente a superare i due milioni e mezzo di spettatori mensili.

Per questo Cerroni ha sempre considerato la Televisione il suo gioiellino, visto anche il successo avuto da Roma Uno. I 29 dipendenti, di cui 11 giornalisti, della Televisione sperano che questo cambio significhi il rilancio della testata e di tutta la rete. «Visto chi è stato chiamato a dirigerla, siamo ottimisti e speriamo di tornare a lavorare a pieno ritmo» - dice un rappresentante della redazione giornalistica. I redattori di Roma Uno sono in agitazione dallo scorso 7 settembre: da molti mesi percepiscono solo il 60% dello stipendio con due intere mensilità in arretrato”.

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