Romano Volta ‘marconista del XXI° secolo’

Romano Volta, fondatore della Datalogic, è stato premiato nelle scorse settimane dalla Fondazione Marconi; nell’occasione è stato presentato l’ultimissimo ritrovato tecnologico messo a punto dalla stessa Datalogic: il codice a barre che porta le immagini sul cellulare.

In occasione del conferimento, il 25 aprile scorso a Pontecchio (Bologna) da parte della Fondazione Marconi, del titolo di 'Marconista del XXI° secolo' a Romano Volta, fondatore della Datalogic (leader a livello internazionale nel campo dei codici a barre), l'amministratore delegato della Società, Roberto Tunioli, ha illustrato ai giornalisti l'ultimissimo ritrovato tecnologico messo a punto da Datalogic: il codice a barre che porta le immagini sul cellulare.

Secondo i suoi creatori, si tratta di una vera e propria 'rivoluzione' nel settore delle comunicazioni che sta diventando operativa con i primi dieci apparecchi affidati ad altrettanti testimonial nazionali.

L'idea è, di per sé, piuttosto semplice: utilizzare la fotocamera del cellulare proprio come un lettore di codice a barre: gli usi sono i più svariati: rivedere un goal della squadra preferita, collegarsi alla pagina web che mostra il trailer di un film, rivivere un grande avvenimento politico o sociale attraverso immagini e sequenze archiviate in un piccolo 'bottone', un codice, quasi invisibile, che apparirà accanto ai titoli o all'interno dei servizi giornalistici.

Il brevetto Datalogic è stato tenuto nel cassetto per dieci anni in attesa del tempo opportuno, che oggi si intravvede nella possibilità di navigare meglio sul cellulare con la diffusione su larga scala dell'Umts.

Come avviene la letturaO 'Semplice - spiega l'amministratore delegato di Datalogic - il cellulare legge un codice a barre che è presente nella pagina del giornale ma anche nell'etichetta di un prodotto. Nel codice è memorizzato un indirizzo web che porta direttamente alle informazioni desiderate dall'utente. Con una semplificazione totale rispetto all'accesso agli stessi dati attraverso il computer'.

Ad illustrare l'importanza del premio conferito a Volta è invece il presidente della Fondazione Marconi, il professor Gabriele Falciasecca, grande 'esperto' della vita e delle opere del grande scienziato ed 'industriale' bolognese. 'Marconista' è un nome che nel passato significava competenza tecnica, lavoro assiduo, ma anche senso di responsabilità per l'importanza dell'attività che veniva svolta, quasi da intendersi come una missione. Al riguardo molti atti eroici vennero compiuti da marconisti nell'epoca dei grandi naufragi, come quello del Titanic, per obbedire ad un severo codice non scritto che imponeva anche l'estremo sacrificio pur di compiere fino in fondo tutti i tentativi necessari per salvare le vite umane che, in qualche modo, attraverso lo strumento della radio, venivano ad essi affidate.

Oggi quella figura non esiste più in senso stretto, ma ciò nondimeno è possibile ancora individuare delle personalità che, segnate in qualche modo dall'incontro con le opere di Guglielmo Marconi, hanno dimostrato nella loro carriera doti analoghe a quelle riconoscibili nei primi marconisti. In particolare l'amore per la radio e per quello che rappresenta come mezzo per la comprensione dei popoli, la spinta a lavorare non solo per se stessi ma per generare benefici per altri e, ultima considerazione, una "simpatia", intesa nel senso più completo della parola, verso la Fondazione Marconi e i suoi scopi.

Nell'anno 2005, a centodieci anni dai primi esperimenti di Guglielmo Marconi a Pontecchio, la Fondazione Marconi ha inteso istituire questo riconoscimento, da conferire ogni anno in occasione del Marconi Day, il 25 aprile, in modo che diventi una tradizione, come l'ormai ben noto premio per il connubio tra arte e scienza, che ha un'anzianità pluridecennale.

Il primo a cui è stato attribuito questo riconoscimento è appunto l'ing. Romano Volta: in sintesi è un imprenditore di successo nel settore delle nuove tecnologie, è sempre stato affascinato dalla figura di Marconi, ha appoggiato le iniziative della Fondazione prima e della Marconi International Felloship Foundation americana poi (è attualmente nel Board of Directors della prestigiosa fondazione statunitense). La ditta da lui fondata, la Datalogic è una delle realtà hi-tech più importanti del panorama nazionale ed internazionale.

Un secondo riconoscimento è stato attribuito al professor Guido Paolucci. Pediatra notissimo in Emilia-Romagna per il suo grande impegno verso i suoi piccoli pazienti e le sue attività scientifiche, ha un amore sconfinato per la radio, come è testimoniato dalle imponenti attrezzature che sovrastano la sua casa bolognese. Ha partecipato, assieme alla Fondazione, a numerose iniziative scientifiche nel settore della protezione dell'uomo da radiazioni elettromagnetiche, anche come vicepresidente del Consorzio Elettra 2000 istituito allo scopo dalla Fondazione.

Pubblica i tuoi commenti