Al Prix Italia di Catania continua la sfilata dei direttori Rai: dopo Marano è stata la volta di Paolo Ruffini (RaiTre), felice per il piccolo exploit della nuova serie di “Report”, con la partecipazione di Marco Paolini.
Anche per Paolo Ruffini, direttore di RaiTre, il Prix Italia, in corso a Catania, è stata l'occasione per parlare della situazione del suo canale. Felice coincidenza, quella degli alti ascolti ottenuti dalla prima puntata di ''Report'' (3 milioni 155 mila spettatori, 11,83%), nel nuovo abbinamento con i monologhi di Marco Paolini. "Non sono contento, sono più che contento - ha detto Ruffini in proposito - , più che felice. Ma anche se non avesse fatto questo risultato straordinario, questa resterebbe un'operazione di cui sono orgoglioso".
Ruffini non si è risparmiato nei complimenti per tutti. ''Con un genere come quello di Paolini che più antitelevisivo non c'è abbiamo fatto il 12%. Questo vuol dire che bisogna osare, avere coraggio e fiato per aspettare. Bisogna tenere conto che certi risultati non si ottengono dall'oggi al domani. Ma alla fine c'è la soddisfazione di aver fatto la battaglia giusta''.
''La rete va benissimo - ha aggiunto il direttore di RaiTre - , siamo al 10,16% in prime time, contro il 9,9% di obiettivo assegnatoci dall'azienda. Un risultato ottenuto con un budget di 50 milioni di euro e con un palinsesto che prevede spesso ben 6 serate a settimana di produzione interna''.
Quanto a ''Supersenior'' Ruffini lo ha definito "un coraggioso tentativo di tv di qualità". In vista l'arrivo di Pippo Baudo, con un programma dedicato nientemeno che ai cinquant'anni della Tv targata Rai, che saranno festeggiati il prossimo anno.