Si parla tanto di Sochi ma la situazione della libertà di informazione in Russia resta assai precaria. Ecco che adesso una delle pochissime voci critiche nell’ambito televisivo, Dozhd Tv, ‘scivolata’ su Leningrado, potrebbe essere messa a tacere.
Martedì 4 febbraio il direttore generale di Dozhd Tv Natalia Sindeyeva e il co-proprietario della Tv Aleksandr Vinokurov hanno tenuto una conferenza stampa negli studi televisivi dell'emittente a Mosca nella quale hanno dichiarato che Dozhd (che significa pioggia) continuerà le sue trasmissioni, nonostante quelle che sono definite le pressioni del Cremlino.
Per capire che cosa succede all'emittente d'opposizione moscovita bisogna tornare al 26 gennaio, quando ha condotto un sondaggio tra i suoi telespettatori chiedendo se più vite potevano essere salvate durante l'assedio di Leningrado nel caso in cui la città si fosse arresa alle truppe tedesche. Leningrado rappresenta il più grande punto di orgoglio storico per i russi, anche più della stessa vittoria nella II guerra mondiale.
Il sondaggio è stato così criticato da politici, personaggi pubblici e operatori del mercato televisivo,che si sono scagliati tutti contro la Televisione via cavo russa. L'emittente ha cancellato il sondaggio e fatto le proprie scuse. In pochi giorni però gli operatori di telecomunicazioni Akado, Rostelecom e Beeline hanno sospeso la diffusione delle trasmissioni della Tv e recentemente anche TriColor Tv ha annunciato che eliminerà Dozhd dalla sua offerta a partire dal 10 febbraio.
“Non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare - ha detto Sindeyeva - e non chiuderemo il canale, o almeno faremo di tutto perché questo non accada. Non abbiamo intenzione di trasformare la Tv in un sito web o in un canale video. Continueremo a fare Televisione e cercheremo tutte le soluzioni per permettere al canale di restare in onda”.
Aleksandr Vinokurov ha poi detto che l'emittente sta cercando contatti con nuovi operatori per poter continuare a trasmettere.
Dozhd Tv è l'unica Tv d'opposizione russa e la sua possibile chiusura viene resa nota quasi in contemporanea con l'inaugurazione dei giochi di Sochi. Fondata durante la presidente Medvevev, nel 2010, oltre ad essere sempre stata critica nei confronti del Cremlino è stata l'unica a parlare della campagna anticorruzione lanciata dall'ex candidato sindaco di Mosca (d'opposizione e sconfitto alle lezioni) Alexei Navalnye ed è stata anche la prima Tv russa a fare un'intervista a Khodorkovsky dopo il rilascio dal carcere.