I russi hanno dimostrato di volere un clima diverso nel loro Paese e finalmente anche una vera libertà d’informazione. Ma Putin non vuol certo uscire di scena e fa di tutto per ‘addomesticare’ i media. Ora ci sta provando anche con la Radio Eco di Mosca…
È rimasta una delle poche voci indipendenti in Russia ma oggi sulla Radio Eco di Mosca incombe la presenza di Gazprom, colosso del gas russo. È dei giorni scorsi la notizia di un controverso rimpasto ai vertici amministrativi e il caporedattore Alexei Venediktov ha annunciato su Internet il suo allontanamento anticipato dal Consiglio di amministrazione per volontà di Gazprom Media, la filiale di Gazprom che controlla il 66% della Radio, principale media russo indipendente. Una mossa strategica in vista della creazione del più ampio consenso possibile pro Putin nelle prossime elezioni presidenziali, sulle quali Eco di Mosca era una delle poche voci critiche.
Venediktov, che dirige Eco di Mosca dal '98, ha dichiarato che non intende lasciare il suo posto, mentre Gazprom parla di un semplice rimpasto amministrativo. La manovra avviene appena un mese dopo un violento scambio di opinioni tra Putin e Venediktov. Il premier aveva accusato la Radio apertamente. Putin aveva affermato di essersi recentemente sintonizzato sulla stazione per sentire “solo sciocchezze”, affermando (testuali parole) che la stazione radiofonica sta “versando merda su di me dalla mattina alla sera”, per favorire il punto di vista degli Usa.
Nata nel 1990 l'emittente, ospitata in un triste edificio vicino al Cremlino, ha raccolto sempre più consensi tra gli ascoltatori grazie alla sua informazione indipendente e alle acute analisi della politica russa, oltre che per la sua critica feroce al Cremlino, raggiungendo ogni giorno oltre tre milioni di ascoltatori.
Al mattino è il giornalista Anton Orech che prende di mira la leadership russa, mentre la sera la lingua tagliente della giornalista Julia Latynina riprende le bordate contro il primo ministro russo Vladimir Putin (che vuol tornare alla presidenza), tanto che anche lo storico Nikolai Svanidze, autore di una biografia dell'attuale presidente Dmitry Medvedev, ha definito la stazione radiofonica un "fiore all'occhiello del giornalismo di qualità". La questione è se Radio Echo di Mosca resterà indipendente ancora per molto.