Salvini: “Non chiudo Radio Padania

 

Un aggiornamento dell’‘Huffington Post’ di poche ore fa è perentorio:

 

“‘Chi scrive che Radio Padania chiude mente sapendo di mentire, magari è un suo desiderio o auspicio’ ma ‘questa voce non si spegnerà’. A dirlo è il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, nel corso del suo intervento a Radio Padania, smentendo le voci che parlavano di una chiusura dell'emittente. Insomma ‘niente di più falso, è l'ultima cosa che farei, semmai è vero il contrario, intendo rafforzarla’. Anche se, ammette Salvini, ‘sicuramente dovremmo fare uno sforzo economico in più’.

 

Come non detto, allora? Certo l’importanza della Radio per il ‘popolo leghista’ non è paragonabile a quella di TelePadania (che operava sempre senza aver mai avuto proprio frequenze) e neanche a quella del quotidiano ‘La Padania’, che pure finiva sempre nelle rassegne stampa. I due media ‘padani’ sono ormai un ricordo ma la Radio, per la sua ottima diffusione al Nord e per l’ascolto fedele di una fetta di opinione pubblica, per le sue trasmissioni aperte ai ‘militanti padani’ e alla loro voce, ha sempre avuto un altro tipo di significato per la Lega.

C’è poi un altro tipo ancora di motivazione per Salvini per salvare l’emittente, cioè il fatto di averci lavorato direttamente, a stretto contatto con gli ascoltatori, per molti anni.

 

Tuttavia la situazione non è facile, come ammette lo stesso Salvini. Perché?

Per anni Radio Padania ha potuto contare sui milioni del finanziamento pubblico. Poi però i rubinetti sono stati chiusi e hanno cominciato ad accumularsi invece i debiti. Nel luglio scorso Andrea Manzoni, presidente dell’assemblea dei soci, aveva già illustrato una situazione di emergenza, per via di un ‘buco’ che si dice si aggirerebbe intorno al milione di euro.

Si sono poi esauriti anche gli effetti della legge che per anni ha consentito a Radio Padania di accendere frequenze ex novo (purchè non interferenti con altri), soprattutto al Sud, permutandole poi con quelle di altre emittenti in zone ben più ‘interessanti’ per Radio Padania, come il Nord Italia.

Anche questa nuova situazione di ‘fine dei privilegi’ ha provocato danni anche economici a Radio Padania, che qualcuno a quel punto ha dato, magari esagerando un po’, per ‘spacciata’. Ma forse non è così, appunto.

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