San Remo: bilancio in rosso

Nonostante gli sforzi della Rai per far credere il contrario, il Festival 2004 chiude in negativo, anche se le ultime due serate hanno evitato il tracollo che si era profilato giovedì. Per il futuro, potrebbe cambiare ancora tutto…

Ammirevoli e degni di miglior causa gli sforzi della Rai, soprattutto mediante i collegamenti 'promozionali' con il Tg1 e le dichiarazioni del direttore di RaiUno Fabrizio Del Noce, per far sapere ai telespettatori che a San Remo andava tutto bene e che la Rai raggiungeva ascolti record, almeno nelle giornate di venerdì e sabato (non fosse stato per quel piccolo neo di giovedì, con il sorpasso del 'Grande fratello'...). "Tutto bene al Festival e il pubblico gradisce in massa" - doveva essere la parola d'ordine data a tutti e chi ha visto solo i Tg Rai potrebbe persino crederci, compreso il fatto che nel prime time la Rai nei giorni del Festival è riuscita a crescere dello 0.1% rispetto all'edizione 2003 di Pippo Baudo (peraltro già in forte calo rispetto al passato).

In realtà quella cifra va spiegata, poichè comprende sì la fascia di prime time ma in essa è inserito il dato (quello sì record) di Paolo Bonolis, con i suoi fortissimi ascolti, che poi il Festival perdeva in parte per strada. San Remo 2004 in sé non è invece andato bene ed è pur vero, come ricorda Del Noce, che la partita era in cinque set, ma se la prima serata e quella revival di venerdì sono andate bene, mercoledì sono stati dolori e giovedì c'è stato il tracollo, con il sorpasso di Canale 5. Neppure la finalissima ha invertito il trend negativo e meno male che l'imprevisto arrivo di Celentano ha alzato l'audience, altrimenti davvero traballante.

I numeri finali sono i seguenti: 8.922.000 spettatori in media per le cinque serate, con una piccola crescita effettiva sullo scorso anno (8.743.000), ma con un calo evidente sul piano dello share: nel 2004 è stato del 39.19%. nel 2003 (anno già negativo) era stato del 42.35%. Non è certo un successo, dunque, anche se è stato evitato il disatro che pareva profilarsi venerdì mattina; va poi tenuto presente che l'aumento del numero assoluto dei telespettatori potrebbe dipendere dal fatto che c'era più gente davanti ai teleschermi o dai diversi orari dei due Festival.

Il Festival vero e proprio, beninteso, perché se parliamo poi del Dopofestival di Vespa, che cosa si deve dire di un programma che è riuscito a far venire alla ribalta i politici anche a San RemoO La cosa migliore è stendere un velo...

Ma da che cosa è dipeso quel po' di tenuta che c'è stataO Non certo dai cantanti, in gran parte sconosciuti e senza promesse di grande rilievo, non certo da Tony Renis, che ha continuato a promettere (o a far balenare) mari e monti trovando un asso (non si sa quanto dipeso da lui) solo nella serata finale con Celentano e in compenso è riuscito a litigare anche con il "ciclone Simona Ventura".

Lei semmai ne è uscita bene e se ne capiva bene il sollievo ieri a " Quelli che...", dopo i terribili giorni del Festival e la sovreccitazione anche nervosa, e con lei se l'è cavata il suo gruppo di comici, con in più una fantastica Paola Cortellesi, che hanno trovato nel tormentone di Renis "amico dei mafiosi" il più facile (ma anche paradossale, visto che "facevano" San Remo proprio per lui) dei 'tormentoni'. Simona Ventura si è caricata sulle spalle un derelitto Festival e lo ha fatto sopravvivere, questo sembra essere quanto è realmente successo.

Ma la cosa non si ripeterà. Non è solo lei a non volerlo probabilmente più (l'esperienza l'ha sicuramente provata), non c'è solo Bonolis che fa capire che magari con Fiorello nel 2004 potrebbe esserci, non c'è solo il sostanziale naufragio della formula e del pretenzioso tentativo di fare un Festival della musica senza i discografici.

La cosa più importante sembra un'altra: chissà che cosa ne sarà della Rai, dei suoi attuali dirigenti, di Tony Renis e del Festival di qui a qualche mese. Perché le decisioni non saranno prese adesso ma più avanti. Volete una data importante in questa chiaveO Provate a vedere che cosa succede il 12 e 13 giugno...

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