In attesa della finale di sabato 13 febbraio, il nostro esperto musicale Luca Rovelli dà i voti ai cantanti in gara a Sanremo 2016. Ecco di seguito i giudizi dati dopo un primo ascolto ai brani proposti dagli artisti Big.
LORENZO FRAGOLA - Infinite volte - 4
Canzone di stampo sanremese che "dice" poco. E anche l'intonazione, in alcuni punti, è carente.
NOEMI - La borsa di una donna - 9
Tra gli autori c’è Masini e il suo “tocco” si sente. Bella interpretazione e voce di Noemi che rende la canzone una vera chicca!
DEAR JACK - Mezzo respiro - 4
Si presentano con un vocalist nuovo (visto che nel frattempo Alessio Bernabei è uscito dalla band e gareggia da solo) ma la canzone non è nulla di particolare. E neppure cantata troppo bene.
GIOVANNI CACCAMO e DEBORAH IURATO - Via da qui - 6
Canzone firmata da Sangiorgi (che però ha scritto di meglio in altre occasioni). Le due voci creano un bell’amalgama, con la Iurato bravissima, al punto da sembrare molto tecnica e impersonale.
STADIO - Un giorno mi dirai - 7,5
Bella ballata rock classica e commovente, nella musica e nel testo. D’altra parte Curreri è sempre garanzia di qualità.
ARISA - Guardando il cielo - 8,5
Bella canzone, bell’arrangiamento, bella voce. Arisa ci ha sempre abituati bene, anche se in passato forse ha cantato cose migliori. Tutto sommato il “prodotto” è comunque di qualità.
ENRICO RUGGERI - Il primo amore non si scorda mai - 8,5
Un bel brano rock ritmato e grintoso. Forse si tratta un po’ un ritorno al passato (musicalmente parlando) ma il risultato funziona benissimo.
BLUVERTIGO - Semplicemente - 5
Canzone strana e non facile, scritta da Morgan, che appare come un mix tra i “vecchi” bluvertigo e il Castoldi “solista”. Sul palco dell’Ariston, però, la performance non è delle migliori.
ROCCO HUNT - Wake up - 6
Canzone simpatica, semplice, che fa ballare sulle sedie, con anche un testo più “impegnato” del solito.
IRENE FORNACIARI - Blu - 6
Un bel testo, che non parla d’amore, per la Fornaciari, che si ripresenta a Sanremo più convincente rispetto al passato.
ANNALISA - Il diluvio universale - 6
Annalisa è sempre brava e questa volta si cimenta anche come co-autrice, con una canzone non facilissima che inizia ricordando tantissimo “Sei bellissima” della Bertè.
ALESSIO BERNABEI - Noi siamo infinito - 5,5
Pezzo leggero, senza impegno. Carino e molto radiofonico. Non cantato alla perfezione.
DOLCENERA - Ora o mai più - 7
Brano radiofonico molto interessante per arrangiamento e vocalità.
VALERIO SCANU - Finalmente Piove - 8
Valerio canta una ballata scritta da Fabrizio Moro ed emerge la sua bella voce. Forse si tratta della canzone più bella cantata finora del cantante sardo (vi ricordate “a far l’amore in tutti luoghi, in tutti i laghi”.. vero?).
FRANCESCA MICHELIN - Nessun grado di separazione - 7
La canzone funziona e ha un ritornello “contagioso”. L'arrangiamento è interessante e la Michielin canta bene.
CLEMENTINO - Quando sono lontano - 6
Rap che parla di emigrazione in dialetto napoletano ma che rimane abbastanza comprensibile anche ai “non partenopei".
PATTY PRAVO - Cieli immensi - 5
Anche per lei (come per i Pooh) si avvicinano i 50 anni di carriera. Sul palco ha classe, presenza scenica ed eleganza da vendere ma la voce non supporta più questa grande artista italiana. E la canzone non è niente di particolare.
NEFFA - Sogni e nostalgia - 3
Brano in stile “Neffa” e fin qui non ci sarebbe nulla di male, se non che sul palco dell’Ariston l’intonazione rimane un optional non incluso.
ELIO e LE STORIE TESE - Vincere l’odio - 9
Geniali come sempre, gli Elio portano a Sanremo una canzone composta da soli ritornelli (dopo la canzone “mononota” dello scorso anno) in un mix frenetico di stili musicali (però a differenza di quella dello scorso anno non così facile da “memorizzare”). Neppure quest’anno vinceranno il festival, ma la loro eccezionalità musicale va riconosciuta.
ZERO ASSOLUTO - Di me e di te - 5
Brano leggero ma poco efficace e non a livello di altri loro successi.