Dopo il boicottaggio annunciato dalla FIMI nei confronti del Festival 2004, ecco un “brodino” per la Rai: l’AFI apprezza quanto fatto finora e sarà a Sanremo.
Il Festival di Sanremo vive tempi davvero grami. Già colpito seriamente da chi ha avuto la bella idea di candidare a direttore artistico Tony Renis, fra le cui peculiarità spicca quella di essere amico personale e, per così dire, "consulente musicale" del Presidente del Consiglio, il Festival ha poi subito un'altra durissima "batosta" con la decisione dell'importante associazione dei discografici FIMI (irrevocabileO) di disertare la manifestazione. Ora però Sanremo 2004 ha trovato almeno un estimatore: è un'altra nota associazione dei discografici (sia pur "minore" rispetto alla FIMI), ovvero l'AFI - Associazione Fonografici Italiani.
In un comunicato pervenuto in redazione, infatti, l'AFI afferma quanto segue:
"In merito alle recenti notizie apparse sulla stampa in questi giorni nei confronti dell'organizzazione del Festival di Sanremo, l'AFI conferma la sua disponibilità a discutere con i responsabili sulle modifiche da apportare al Festival di Sanremo che, nonostante le ultime edizioni abbiano denunciato dei vistosi cali di gradimento, rimane pur sempre la maggior manifestazione musicale in Italia, l'unica in grado di lanciare nuove produzioni e artisti emergenti".
L'AFI apprezza poi "l'impegno da parte della Rai, nella persona del suo Direttore Generale, di occuparsi del problema dei mancati rimborsi dovuti alla discografia dalla stessa Rai e dal Comune di Sanremo. Ritiene sia pregiudiziale chiudere subito il contenzioso per il passato e offrire garanzie precise per il futuro.
Per questi motivi, ritenendo dannoso per tutta la discografia un eventuale mancato svolgimento del Festival, l'AFI mantiene un atteggiamento costruttivo e un dialogo aperto con la Rai affinché si possano trovare al più presto soluzioni che mirino a riportare la manifestazione ai passati livelli, nell'interesse di tutta la musica leggera italiana".