Sanremo: buona anche la seconda

“Modello talent” per la sfida tra i giovani, la bella voce di Pino Donaggio (che a tratti fa rimpiangere i “vecchi” festival) e l’eleganza di Charlize Teron. Si è chiusa anche la seconda serata del Festival dedicata nella prima parte alle nuove proposte.

I giovani si sono sfidati a coppie, non più relegati a fine serata ma in apertura, con eliminazione in diretta.

I voti erano stabiliti al 50% dal televoto e dalla sala stampa ed hanno premiato i talenti migliori: i KuTso, colorati e simpatici che hanno portato una ventata di divertimento all'Ariston, mentre la savonese Chanty (talentuosa) è stata spedita a casa, così come Kaligola. Passa Enrico Nigiotti.

La serata è proseguita con gli altri dieci campioni in gara: Il Volo, con un’ovazione, Bigio e Mandelli (I soliti idioti) che non hanno mantenuto la promessa di censurare giramento di «co...ni» e la brava Nina Zilli, come sempre una garanzia di qualità.
Per i superospiti è stata la serata degli omaggi: Biagio Antonacci ha ricordato Pino Daniele con ‘Quando’, un balletto ha ricordato Mango e Carlo Conti, al termine dell'intervista con la Theron, ha ricordato Virna Lisi. Emozioni con Pino Donaggio che sul palco dell’Ariston ha festeggiato i 50 anni di ‘Io che non vivo’.

Ma a incantare, facendo sparire del tutto le vallette, sono stati l'incanto e l’eleganza di Charlize Theron, che si è concessa ad una piacevole intervista in cui, tra i suoi brani preferiti e un altro omaggio al festival, ha inserito anche Eros Ramazzotti.
Emma, Arisa e Rocio proseguono nel loro ruolo di spalla e ci si poteva risparmiare Joe Bastianich, sempre più presente tra Tv, giornali e libri, che ha proposto una ricetta per un San Valentino a base di spaghetti e meat balls (non si è capito se volesse far ridere), Vincenzo Nibali, vincitore del Tour de France, Luca Argentero e Claudio Amendola nella gag, con Argentero che voleva buttarsi giù dalla galleria e Amendola-Pippo Baudo, che lo convinceva a non buttarsi.

E poi nella “regolarità” del festival quella che è stata scelta per dare una scossa (prevedibile e per niente stravolgente, dato che il personaggio è straconosciuto), ovvero Conchita Wurst, la cantante barbuta vincitrice dell'Eurovision Song Contest. Per il nuovo look ha scelto barba e capelli più corti e abito lungo super scollato cantando ‘Heroes’. E intanto il Festival continua a macinare ascolti.

E l’audience è stata naturalmente minore della prima sera ma sempre ‘importante’: 41,67% di share e 10.091.000 spettatori per la seconda serata del Festival di Carlo Conti dopo l'esordio boom del 49% della prima. Il calo è fisiologico e il risultato è comunque migliore della seconda serata dello scorso anno (gestione Fazio-Littizzetto). La media d'ascolto della seconda serata fu infatti di 7.711.000 telespettatori con il 33,95% di share

I picchi d'ascolto sono stati registrati dalle esibizioni di Biagio Antonacci e Conchita Wurst. Quest’ultimo momento ha conquistato da solo il picco di share.

E ora alcune news ‘a latere’. In apertura di manifestazione, alcuni giorni fa, il sindaco della città di Sanremo ha consegnato una targa, per il 25° anniversario di gestione della sala stampa, al mitico Antonio (Tonino) Manzi, capo ufficio stampa del Roof dell’Ariston e personaggio di riferimento per tutti i giornalisti presenti nella città dei fiori (vedi foto).

A questo punto ecco il punto sul ‘piano musicale’ che abbiamo affidato anche quest’anno al nostro grafico ed esperto musicale Luca Rovelli. Questo suoi giudizi sui 20 ‘big’ in gara e sui loro brani.

 

RAF ­ 8

I veri big si riconoscono sempre. Ed è proprio il caso di Raf che arriva a Sanremo con una canzone "non" da sanremo; bella ed emozionante, arrangiata con uno stile e una raffinatezza unici.

 

MALIKA AYANE - 7,5

Malika ha sempre una voce elegante, suadente, sicura e raffinata. Forse in passato ha cantato canzoni migliori ma comunque un bel brano, bell'arrangiamento e buone melodie.

 

IL VOLO - 7,5

I favoriti di questa edizione. Una romanza musicalmente ben confezionata (ma forse a tratti comunque un po' scontata) che gioca mixando sapientemente la lirica e il pop rock. Grandi voci, amalgamate in maniera magistrale.

 

NINA ZILLI ­ 7

Gran bel pezzo blues pienamente nelle sue corde. Su questo genere non ha rivali.

 

GRAZIA DI MICHELE e MAURO CORUZZI (Platinette) ­ 7

Canzone impegnata. Potrebbe tranquillamente vincere il premio della giuria ‘Mia Martini’ per un testo "importante", di buon gusto senza però mai essere banale. La musica invece è un'altra cosa... Coruzzi (che non è un cantate e non sa cantare) nonostante tutto interpreta bene. Grazie Di Michele al contrario, è senza voce, forse si dimentica che a Sanremo si va soprattutto per cantare...

 

ANNALISA ­ 7

Brano scritto da Kekko dei Modà: infatti lo si riconosce subito fin dall'inizio della prima strofa. Bellissima la voce di Annalisia, elegante, pulita e senza sbavature di intonazione.

 

IRENE GRANDI - 6,5

Una veterana del Festival elegante e con una voce sicura e precisa che si presenta con una ballad soft molto ben confezionata ma che non spicca!

 

CHIARA - 6,5

Una bella ballata ma con nulla di originale. Sempre bella e interessante la voce di Chiara

 

LORENZO FRAGOLA - 6,5

Il vincitore di ‘X Factor’ 2014. Bel brano, moderno, qualche incertezza nell'intonazione, ma assieme a Chiara è uno dei due migliori "ex-Talent" del festival.

 

BIANCA ATZEI ­ 6,5

Ancora una canzone di Kekko dei Modà. La canzone, forse, merita e sarebbe bello sentirla cantata da Mina... invece lei, pur cantando anche bene, ha la voce uguale a quella di Giusy Ferreri!

 

ANNA TATANGELO - 6

Brano scontato sia musicalmente che per il testo ma comunque godibile e sicuramente più elegante e pacato rispetto a “Muchacha” (questo è l'unico brano che pur essendo stato scritto da Kekko ha un’impronta meno da Modà). Voce e intonazione a posto.

 

NESLI - 6

Un rapper (o ex-rapper) che propone un pezzo pop melodico. Canzone carina.

 

NEK - 5,5

Torna a Sanremo con uno delle poche canzoni, forse l’unica, che si distingue per l’arrangiamento. Inizio soft e poi un crescendo a ritmo di dance! Purtroppo però niente di più!

 

LARA FABIAN ­ 5

Conti ha aperto quest’anno agli stranieri(?) ed ecco puntuale arrivare Lara Fabian, con una canzone che sa di un misto tra le canzoni della Disney e Celine Dion! Voce sempre potente e meravigliosa ma canzone molto noiosa

 

MARCO MASINI ­ 5

Canzone in perfetto "Stile Masini". Tutto già sentito negli anni passati...

 

MORENO - 4

Merita l'ascolto solo per una bella musica, nulla di più. Cantare però è un'altra cosa.

 

GRIGNANI - 4

 

Canzone ‘alla Grignani’. Purtroppo mancano la voce e l'articolazione delle parole... Risultato? un brano ‘biascicato’ in cui si fatica a capire il testo. Bella l'orchestrazione.

 

ALEX BRITTI - 4

Brano piatto senza infamia e senza lode. Molte imprecisioni vocali.

 

DEAR JACK - 3

Arrivati a Sanremo sull'onda del successo ottenuto ad Amici di Maria De Filippi. Molto energici e presenza scenica da vendereŠ ma musicalmente il nulla. Una canzone che piacerà solo alle orde di loro fan teenager. Vocalmente imprecisi.

 

BIGGIO e MANDELLI - 1

I soliti idioti allo sbaraglio! Con un brano che “strizza l'occhio” agli storici e per loro inarrivabili Cochi e Renato... Ne risulta davvero una pessima copia... Dell'ennesima idiozia potevamo anche farne a meno! Ma per Carlo (Conti) lasciare il posto a un cantante “vero” non sarebbe stato meglio?

 

Anche oggi vi presentiamo l'analisi dei dati d'ascolto della seconda serata effettuata da Vivaki:

 

Dati Vivaki Sanremo 2015 seconda serata

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