Ascolti buoni anche se non stratosferici per una prima serata del Festival caratterizzata dalle polemiche sull’esibizione di Crozza, una nota politica davvero ‘stonata’. A rattristare tutti la vicenda della morte del figlio di Franco Gatti dei Ricchi e Poveri.

Partiamo nell'analisi di questa prima serata con il 'contributo' di Elena Romanato:
«Il bello di Sanremo, per me, arriva questa sera, con i gruppi d'ascolto al bar Milly o della Pesa di Carcare a sostenere la compaesana Annalisa Scarrone. Proprio come una volta, come raccontano i “diversamente giovani” del paese dell'entroterra savonese, con le prime edizioni del festival quando erano in pochi a guardare la Tv. Era così che la rassegna della canzone italiana era vissuta come un vero evento, un rito collettivo, sentito e partecipato da intere comunità in casa del fortunato che aveva il televisore o nei bar, dove il fumo delle Nazionali senza filtro si poteva tagliare con il coltello. Tutto rigorosamente in bianco e nero.
Ma oggi nei locali pubblici è vietato fumare e l'attesa della performance di Nali non ha impedito di seguire il festival, in cui - e parlo sempre sotto l'influenza di un certo campanilismo - una piccola squadra di savonesi era all'opera, da Fabio Fazio a Pietro Galeotti. Subito ero cascata nel tranello posto da alcuni critici, storcendo un po' il naso alle prime conferenze stampa sul festival, temendo che fosse una sorta di replica del “modello Raitre di Fazio”.
Ma al Fazio di questo festival, che piaccia o no, va il merito di avere svecchiato l'evento con l'inserimento di molti artisti giovani (scelta contestata da molti critici), rischiando un po', ma compensando abilmente l'assenza dalla gara di voci note da trenta- quarant'anni con l'inserimento di alcuni di loro come ospiti. E la scelta di due canzoni da votare, pur rallentando un po' il ritmo della serata, ha introdotto un po' di novità e stimolato di più ad ascoltare le proposte dei cantanti. E poi noi donne, stufe delle due statuarie vallette bionda e bruna, ci riconosciamo di più nella spontaneità di una Luciana Littizzetto traballante e goffa sui tacchi, che si interrompe per andare ad abbracciare e il maestro Vessicchio, anche se il suo ricorso alle varie parolacce, dette o non accennate, per strappare la battuta ha un po' stufato.
L'evento della prima serata, inutile dirlo, era Maurizio Crozza, atteso sia da chi lo segue da tempo sia da chi non ne apprezza le caricature. Il comico, nel feudo imperiese del pidiellino Scajola, ha osato iniziare il suo numero con l'imitazione di Berlusconi, sollevando le polemiche del pubblico, inizialmente un gruppo che sembrava nutrito a giudicare dalle voci, poi ridottisi per lasciare spazio solo a due contestatori che cercavano di zittirlo a colpi di “pirla” (“li abbiamo individuati, sono i soliti due” - sembrava dicessero Fazio e i dirigenti Rai presenti). E Crozza è apparso visibilmente in difficoltà, nervoso, teso, passeggiava avanti e indietro sul palco cercando di spiegare questo suo modo di parlare della realtà. C'è voluto l'intervento di Fazio e l'allontanamento dei due polemisti, “persone già note”, ha appunto detto Fazio, per permettergli di riprendere il numero.
Certo, ci sono certe “faziate” come l'elogio del popolare, i personaggi che dichiarano la canzone vincente e ricordano i presentatori del vecchio festival di Fazio, richiami alla Tv d'impegno in quello che è il festival della canzone “leggera”. Ma i pregi di questo festival, a mio parere, ne superano i difetti e, qualche volta, pensare non fa male.
Memorabile, in chiusura, l'esibizione di Toto Cutugno, introdotto come 'Totò Cutugno' dal giovane calciatore di colore del Torino e della Nazionale Angelo Ogbonna, cha ha fatto esibire un formidabile 'coro dell'Armata Rossa' in 'L'italiano', confessando (ma avrà detto sul serio?) 'nostalgia per l'Unione Sovietica di un tempo'».
Ed eccoci all'opinione di una new entry di queste nostre analisi sul Festival, ovvero Francesco Galarà:
«La prima serata del festival si è conclusa in perfetto orario ieri alle 0,33 segnando un ascolto medio di quasi 13 milioni di ascoltatori, pari ad uno share medio del 48,30% con punte del 53,53% nell'ultima parte, oltre le aspettative. La punta di ascolto pari a 17 milioni 33 mila ascoltatori sul finire dell'esibizione di Maurizio Crozza.
Giancarlo Leone, direttore di RaiUno, si dice molto soddisfatto del risultato, raggiunto sin dalla prima serata, ciò significa che il pubblico ha apprezzato e premiato il cambiamento.
Apertura di Fazio ed a seguire il coro dell'arena di Verona rende omaggio a Giuseppe Verdi, nel bicentenario dalla nascita, dopo di che fa la sua apparizione la "Principessa" Luciana Littizzetto con tanto di cocchio reale condotto da una quadriglia di cavalli bianchi e guidato da un esodato della Fornero (battuta di Luciana) dopo di che inizia la gara.
Non sono mancate alcune polemiche, peraltro da parte di un paio di spettatori tacitati presto dal pubblico, sulla prima parte dell'intervento di Crozza, tuttavia il comico, seppur scosso dall'accaduto, è riuscito con professionalità a riprendere il controllo ed a portare a termine il suo intervento.
L'idea dei due brani per ogni concorrente, è risultata eccellente e pagante, anche se la sensazione è che qualcuno dei concorrenti abbia optato per la scelta di presentare uno dei due brani esclusivamente per onor di firma, in effetti tra i brani "promossi" e quelli eliminati risultava un evidente divario di genere e qualità.
Finalmente svelata la scenografia di Francesca Montinaro, del tutto diversa da quelle degli anni scorsi: l'orchestra è stata collocata su tre balconate sul retro del palcoscenico; ciò ha richiesto l'utilizzo di due telecamere montate su binari verticali che consentono le riprese dei musicisti, oltre ad altri accorgimenti, che permettono di vedere sempre il direttore d'orchestra anche quando è in funzione l'altra novità rappresentata da quinte mobili sulle quali sono montati led wall che permettono di creare effetti piuttosto estemporanei. Di questo ed altro parleremo più approfonditamente in seguito.
Questa sera gli altri sette 'big', tra i quali, secondo me, si potrebbe celare il vincitore, le prime quattro nuove proposte, ospiti Beppe Fiorello che è qui anche per presentare la fiction su Domenico Modugno in prossima programmazione su RaiUno, poi Carla Bruni e la modella israeliana Bar Rafaeli che esibirà la sua splendente bellezza e la sua abilità di musicista: tenterà infatti di suonare alla batteria un brano di Phil Collins.
Cancellata invece l'esibizione dei Ricchi e Poveri - ed è la nota tristissima della giornata - a causa di un improvviso lutto che ha colpito Franco Gatti, uno dei tre componenti del gruppo, il cui figlio è morto improvvisamente oggi a Nervi».
Ma eccoci a un'altra 'esclusiva' cui teniamo molto, l'analisi sui cantanti e le canzoni del nostro grafico ed esperto musicale Luca Rovelli:
«MARCO MENGONI - Forse parto un po' prevenuto (ma chi scrive non ama particolarmente Marco Mengoni). Due canzoni per niente "bellissime" nonostante per la seconda canzone (che si intitola "Bellissimo", poi scartata dal televoto) tra gli autori ritroviamo Gianna Nannini e Pacifico. Rimane in gara quindi la canzone "L'essenziale" ma forse dal "re matto" ci si poteva aspettare qualcosa di più.
RAPHAEL GUALAZZI - Musicalmente è quasi il Gualazzi jazz/swing/blues a cui siamo abituati (anche se rimane un po' di "nostalgia" per "Follia d'amore" del 2011); purtroppo la voce, almeno in questa prima serata, non è "pervenuta". Delle due canzoni, "Senza ritegno" e "Sai (ci basta un sogno)", passa la seconda (delle due comunque la migliore).
DANIELE SILVESTRI - "A bocca chiusa" è una bella canzone in romanesco, che inizia anche citando "La società dei Magnaccioni" e con un testo "impegnato". Silvestri interrogato da Fazio sperava che passasse il turno questa canzone e infatti la seconda canzone, "Il bisogno di te", è una copia (ma in brutto) di "Salirò" (o almeno la ricorda molto). Alla fine - manco a dirlo - passa il turno la prima!
SIMONA MOLINARI e PETER CINCOTTI - Due brani molto energici ma con il medesimo sound. Richiamano alla mente i brani in stile swing con sonorità e arrangiamenti che avremmo potuto ascoltare negli anni '50/'60. Passa 'La felicità', la migliore delle due..., viene invece scartata "Dr Jekyll mr Hyde", scritta da Luttazzi.
MARTA SUI TUBI - Portano un po' di rock sul palco dell'Ariston con "Dispari" e "Vorrei" (che passa il turno): entrambe non male come arrangiamento delle musiche. È la voce del cantante che non convince: forse cantare almeno intonato sarebbe stato utile.
MARIA NAZIONALE - Una bella voce quella di Maria Nazionale ma il genere "neomelodico tradizional-partenopeo" deve piacere altrimenti risulta una lagna... Dei due brani, "Quando non parlo" e "E' colpa mia", passa il secondo (in dialetto, appunto).
CHIARA - Bella voce e ottima interpretazione. Belle le due canzoni, "L'esperienza dell'amore" (scritta da Zampaglione - Tiromancino) e "Il futuro che sarà" (scritta da Bianconi dei Baustelle). Divertente, coinvolgente e più "facile" musicalmente il secondo brano (sul ritmo di un bel tango) che convince anche la giuria e passa il turno, nonostante, a mio parere, fosse molto più bello il brano di Zampaglione».
In Radio, da segnalare la staffetta su RadioUno fra AM e FM e fra la partita e la diretta (radiofonica) dal Festival, un mix abbastanza inedito per la rete (alla presenza del direttore Preziosi). Su RadioDue invece campeggiava Piero Chiambertti direttamente da Sanremo.
Molto vivace Rtl 102.5, soprattutto nei momenti di difficoltà di Crozza, con Pierluigi Diaco, Laura Ghislandi e altri fra cui Massimo Caputi e Paolo Pacchioni per la partita della Juventus.
Ma la vera notizia è il ritorno al commento in diretta del Festival da parte della Gialappa's su R101 a partire da giovedì sera.
Ed eccoci agli ascolti in dettaglio. La prima serata del Festival di Sanremo 2013 condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto ha registrato 14.196.000 spettatori, pari al 47,61% di share nella prima parte e 8.146.000 e il 53,54% nella seconda. La media è di 12.969.000 e 48.30% share.
Su RaiDue 'drammatico' l'esito del secondo appuntamento con Rai Parlamento - Elezioni 2013 - Conferenze stampa, che ha ottenuto 598.000 spettatori, con uno share di appena l'1,79% nella prima parte e 392.000, 1,22% nella seconda, 187.000, 0,63% nella terza.
Poco seguite, peraltro, anche tutte le altre reti, con l'eccezione delle reti pay basate sul calcio (Mediaset Premium e Sky), che hanno fruito della vittoriosa partita della Juventus con il Celtic.
Ma su tutto questo versante degli ascolti, ecco, in chiusura la puntualissima e consueta analisi del centro media Starcom:
«Gli ascolti della prima serata sono di quasi 13 milioni di telespettatori (+ 1,8% rispetto alla stessa serata dello scorso anno), ma per uno share leggermente inferiore (48,3% contro il 49,7% del 14 febbraio 2012), segno quest'ultimo di una contrazione generale del bacino televisivo della prima serata. Senza troppi clamori e in linea con le attese, il risultato di Fabio Fazio si inserisce fra le ultime due edizioni della kermesse condotte entrambe da Gianni Morandi.
La vera novità di quest'anno è nella scelta, in particolare della Rai, di evitare qualsiasi tipo di controprogrammazione che potesse in qualche modo danneggiare la performance del Festival. Infatti, mentre nel 2012, proprio nella serata del debutto Rai 3 programmava 'Ballarò', quest'anno la trasmissione è stata anticipata alla domenica, per evitare che l'evidente interesse politico dovuto alle imminenti elezioni potesse far perdere ascolti al Festival.
RaiUno quindi incassa una sicura vittoria, mentre tutte le altre generaliste accusano una dura sconfitta, ancor più netta rispetto all'anno scorso, causata anche dalla forza delle Tv digitali, che insieme fanno un ottimo 28,9% di share. Nota positiva per questa edizione 2013 un buon incremento dei telespettatori della fascia 15-34 anni (+ 6,5% rispetto al debutto dello scorso anno); dato anche questo abbastanza prevedibile e legato alla presenza dei due conduttori, nonché dell'ospite della serata Maurizio Crozza, in grado di avere un certo appeal su un target giovane; e tutto questo in rapporto alla presenza come conduttore della passata edizione di Gianni Morandi, il cui appeal, invece, è sicuramente maggiore su di un target di età più matura.
Collegato a questo, c'è anche la dimensione social del Festival, con la Pagina Facebook e quella Twitter, che negli ultimi giorni hanno incrementato notevolmente i fan e follower. Su Facebook, si sono superati i 31.500 fan, con un trend che ha registrato in 15 giorni un + 28%; su Twitter, nello stesso periodo, si è passati da 3000 a quasi 14.000 follower!
Buona la performance dei break pubblicitari, fra i quali emerge Sanremo 2 (in onda alle ore 22.18), con una media di 12,8 milioni di telespettatori. Bene anche Sanremo 3 (ore 23.03) con 12,1 milioni di audience».
E chi vuole approfondire ancor di più può cliccare qui e trovare una dettagliatissima analisi, sempre a cura di Starcom.