Sanremo fra alti e bassi

Dopo il Festival 'volano gli stracci' –

Un ‘soddisfatto’ comunicato Sipra ci fa sapere che la Rai ha fatto anche un buon bottino pubblicitario a Sanremo. Ma non è ‘tutto oro’: Lucio Presta, durissimo, non vuol più lavorare con la Rai e parla malissimo di Masi e Verro.

Vediamo prima il comunicato della Sipra:

«La qualità del Festival di Sanremo 2011 ha premiato anche la pubblicità: i risultati di audience del programma, infatti, trovano ampia conferma negli ascolti dei break pubblicitari, che hanno registrato una media superiore ai nove milioni di telespettatori, con picchi fino a più di 13 milioni. Non solo: le telepromozioni dei quattro sponsor Eni, Volkswagen, Dash e Beghelli hanno fatto registrare un'audience media superiore ai 10,6 milioni di ascolto, con un picco di oltre 15 milioni.

Ancora una volta il Festival si è dimostrato un grandissimo evento della programmazione televisiva e una grande opportunità di comunicazione riconfermando il ruolo insostituibile della Tv generalista, capace di raccogliere intorno a sé un ampio pubblico e un diffuso consenso. Il gradimento degli investitori e dei telespettatori è un segnale molto positivo per l'avvio del palinsesto primaverile».

Peccato che a guastare la festa si sia messo, d'impegno, Lucio Presta, indicato, accanto al famoso duo Mazza-Mazzi, come 'la mente' di questo Sanremo e potente manager di molti artisti (fra cui Bonolis e Benigni). Presta ha sparato a zero sulla Rai, o meglio su alcuni suoi attuali dirigenti, in primis il solito direttore generale Masi, raccontando cose davvero 'al limite' (per chi pensa che un manager non debba necessariamente 'remare contro' la sua stessa azienda).

Ecco alcune dichiarazioni di Presta a 'Repubblica' che si commentando da sé (se gli episodi raccontati sono veri):

«Lavorare per un'azienda, portare i risultati e subire attacchi: l'ultimo è del consigliere Antonio Verro. Prima la querelle sul compenso della Clerici..., quindi le critiche sulla scelta di Belen e di Luca e Paolo, da lui ritenuti 'dozzinali nella loro comicità'. Con un Festival che supera il 50% di share, i venti milioni con Benigni ancora criticano? Basta. Lascio il Festival fino a quando Masi e Verro saranno in carica».

Il Dg Mauro Masi viene accusato da Presta di aver ostacolato il cast del Festival in fase di definizione e di avere successivamente continuato a seminare discordia:

«A settembre facciamo il giro dei consiglieri per presentare il progetto già approvato. Masi fa entrare nella stanza solo Morandi e lascia fuori me e Gianmarco Mazzi: non condivideva la nostra linea. Da quel momento non è più intercorso alcun contatto con lui, cosa che prima avveniva quasi quotidianamente. Con lui non ho rapporti, ha remato contro… Però è venuto a prendersi gli applausi».

Masi, sempre secondo Presta, voleva nientemeno che il duo Bruno Vespa - Manuela Arcuri a condurre Sanremo e quindi avrebbe 'subito di malavoglia' la scelta di Morandi e del resto dello staff. Presta a questo punto ha deciso di “boicottare” l'azienda che chiedeva la realizzazione di uno speciale su Sanremo con protagonisti Francesco Facchinetti e Paola Perego, compagna dell'agente. Vedremo allora se lo speciale si farà lo stesso o meno.

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