Sanremo: gli ascolti ‘tengono’, lo spettacolo no

E tempo di Festival –

Quella appena partita sembra purtroppo un’edizione del Festival in tono minore. La Clerici da sola non sembra poter reggere la situazione e il contorno (compresi i cantanti) è ‘scarsino’ assai. Ma Mediaset non fa concorrenza e la Rai qualcosa porta a casa…

Vediamo intanto la cronaca di www.repubblica.it:

«Dieci milioni 717 mila telespettatori e uno share medio del 45,29%. Questo il risultato, in termini di ascolti, della prima serata del Festival di Sanremo targato Antonella Clerici. Lusinghiero, va detto, benché diverso rispetto all'edizione 2009, quando Paolo Bonolis e Luca Laurenti avevano fatto compagnia a 14 milioni 173 mila spettatori nella prima parte della serata, con uno share del 47,10%, mentre la seconda parte aveva totalizzato 6 milioni 654mila telespettatori con il 49,51% di share; in questo caso, la media ponderata era stata del 47,93% e di 10 milioni 100 mila telespettatori. Questo, di fatto, il termine di paragone, visto che altrimenti sarebbe difficile il confronto con il passato, visto che quest'anno i dati non vengono scorporati in due segmenti bensì vale il dato unico.
Il picco di ascolti è stato di 14 milioni 468 mila telespettatori, alle 21.35, poco dopo la fine dell'intervento di Bonolis e Laurenti e in coincidenza dell'inizio della gara canora, con il primo blocco di Artisti composto da Irene Grandi, poi Valerio Scanu, Toto Cutugno e Arisa. Per quel che riguarda il picco di share, è stato registrato a alle 00.27, a ridosso dell'annuncio dei nomi dei tre eliminati: il 58,95%.
Numeri di soddisfazione per i diretti interessati dopo un debutto che, come di consueto, ha fatto tremare le gambe in casa Rai, con poca concorrenza da parte Mediaset ma una partita importante di Champions e una serata 'Ballarò', che ha visto ospite il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in questi giorni protagonista delle cronache. Un pubblico comunque "altro", quello del programma di Giovanni Floris, che poco può aver tolto al risultato della manifestazione canora.
“È solo l'inizio, ora bisogna proseguire su questa linea” - ha detto il direttore di RaiUno, Mauro Mazza, complimentandosi con Clerici e con il direttore artistico del festival, Gianmarco Mazzi. Che si dice soddisfatto anche per l'abbassamento dell'età media degli spettatori del festival, quest'anno a 51,9 anni. Contenta di aver vinto, almeno per ora, la scommessa anche Clerici, d'accordo col direttore di RaiUno sul fatto che ci sia "ancora tanto da fare", perché non è tanto la conduzione il problema "quanto la costruzione del festival".
Vero è che, così come nel 2009, anche questa volta a ingranare la marcia è stata la coppia Bonolis-Laurenti, con un lungo intervento d'apertura forte di alcuni cavalli di battaglia del duo, prima di passare la palla a Clerici. Si sono esibiti i quindici Artisti in gara, la giuria demoscopica ne ha "promossi" dodici bocciando Toto Cutugno, Nino D'Angelo e il trio con Pupo ed Emanuele Filiberto. Ma nulla di definitivo, vista la possibilità del ripescaggio».

Ed ecco le conclusioni di uno studio pregevolissimo e assolutamente tempestivo di Starcom, appena pervenutoci in redazione:
«La prima puntata del 60° Festival di Sanremo registra il + 6% di ascolti sul target Individui, crescita che si può giustificare con la minore durata dell'evento rispetto all'anno scorso. Nulla da fare per Canale 5, che controprogramma la replica di 'Notting Hill', perdendo quasi il 50% di ascolti rispetto a un anno fa. Tiene bene Rai 3 con Ballarò. Ottima la performance delle Tv digitali che hanno trasmesso il calcio di Champions League.
Stabile la mediabreak. Bene il “Sanremo 5”, anche per l'anticipo di circa mezz'ora».

E ora alcune nostre considerazioni. Sanremo ci è parso un po' sottotono quest'anno e la presenza di Bonolis e Laurenti serviva non solo a mantenere la presenza di due protagonisti 'veri' (ci spiace per la Clerici ma la sua conduzione è proprio “un'altra cosa”) sul palco ma anche ad accontentare Lucio Presta, manager che è protagonista del Festival di quest'anno accanto a Gianmarco Mazzi e al direttore Mazza (facili le battute).
Detto poi che le canzoni sono deludenti, il contorno è scarso e qualche brivido erotico certo non basta, per non parlare dell'abolizione definitiva del Dopofestival e di altre amenità che però servivano a 'condire' la pietanza, Sanremo 2010, nel complesso, sembra proprio 'scialbino' e se la curiosità può aver influito sulla scelta del pubblico la prima sera (ma lo share, come abbiamo visto, è un po' in calo e la media complessiva sale solo per la durata molto minore del tutto), non è detto che l'audience regga fino a sabato. E per fortuna (della Rai) che Mediaset proprio non vuol saperne stavolta di fare concorrenza.

Altra cosa ancora: l'attesa di Sanremo è vissuta per settimane sul 'caso Morgan', un problema (si fa per dire) piccolo piccolo che qualcuno ha voluto vendere come un dibattito importante su un tema grave, per poi finire quasi nella farsa con la Clerici che assicurava la presenza di Morgan e Mazza che la negava. Un gioco delle parti? Forse ma proprio mal riuscito.

E vogliamo parlare di Emanuele Fliberto? Non sembrerebbe proprio il caso ma RaiUno, da Giletti a Malgioglio a Giurato, ci ha campato per settimane. Ma sono 'casi' talmente tirati per i capelli che reggono a stento una serata, come si è visto.

Comunque sia, per Antonella Clerici la strada sembra in salita. Chissà che non serva qualche invenzione in corsa…

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