Il Festival non inverte il trend negativo ma giovedì sera ‘si è regalato’ una serata con uno strepitoso Renzo Arbore e un ‘delicato’ Damien Rice. Stasera i duetti.

La terza serata del Festival 2014, che come abbiamo visto non è nato sotto una buona stella, è stata vista da una media di 7 milioni 673 mila spettatori con il 34,94% di share. Per la precisione, nella prima parte sono stati 8 milioni 936 mila (34,37%), nella seconda 4 milioni 17 mila (39,14%).
Siamo lontani dall’audience della terza serata dell'edizione 2013, che era stata vista in media da 10 milioni 709 mila spettatori con uno share del 42,48%.
La serata è stata però più gradevole della precedente e anche le canzoni, a occhio, sembravano migliori. Strepitosa - non c’è altra parola - l’esibizione di Renzo Arbore, condita da finissima ironia (anche sulla vecchiaia, tema su cui è arduo ironizzare) e poi trionfalmente musicale con l’esibizione tutta ‘napoletana’ dell’Orchestra Italiana, che ha visto tutto il pubblico in piedi a catare ballare, compresi i due conduttori (con Fazio sempre un po’ imbalsamato, in questo caso).
Davvero un po’ tutti desideravano che quel momento ‘magico’ non finisse mai e così si è fatto un po’ tardi. È finito dopo mezzanotte anche il delicato Damien Rice, cantautore irlandese che ha saputo regalare belle emozioni con dei semplici accordi di chitarra, come accadeva un tempo.
Stasera appuntamento con Sanremo Club: una serata evento in cui il Club Tenco incontra il festival per un omaggio alla canzone italiana: i 14 Campioni eseguiranno, in duetto con altrettanti ospiti (a eccezione di Ron), brani che hanno segnato la storia della nostra musica.
Permetteteci poi di ricordare una prima volta - in questo spazio - Gianni Borgna, che è scomparso proprio durante questo Festival, lui che di Sanremo è stato il ‘sociologo d’avanguardia’. Borgna era in realtà un appassionato e serio studioso della musica popolare italiana e l’amico e collaboratore Angelo Zaccone Teodosi provvederà a ricordarlo a dovere in un articolo che pubblicheremo presto su questo stesso sito.
Domani, sabato, non analizzeremo la quarta serata (saremo anzi a Sanremo per un ‘blitz’, come accade più o meno ogni anno) ma riparleremo di tutto lunedì, a consuntivo.
Ma ecco, per chiudere davvero, la consueta analisi di Vivaki Italia:
«Dopo un inizio senza troppi clamori e una seconda serata da dimenticare, continua il trend negativo del 64esimo Festival di Sanremo che giovedì sera è stato seguito da appena 7,7 milioni di spettatori per il 34.9% di share con la prima parte a quasi 9 milioni (34,36% di share) e la seconda poco sopra i 4 (39,14% di share).
Un risultato che in termini di share eguaglia quello ottenuto da Pippo Baudo nell’infelice edizione 2008 - per cui era stata paventata anche l’ipotesi di chiusura - e che colloca la kermesse della canzone italiana ai livelli di audience di una buona fiction Rai.
Gli ascolti scendono del - 28% rispetto alla terza serata dell’anno precedente che aveva regalato invece una performance decisamente soddisfacente (quasi 11 milioni di telespettatori per il 42.5% di share). L'andamento negativo si riscontra anche in tutti i break pubblicitari.
Come già detto a commento della seconda serata, il calo del Festival non può trovare giustificazione nella forza della controprogrammazione ma si spiega nel mancato rinnovamento del format che ha portato il pubblico ad allontanarsi. Se mercoledì la partita di Champions League Milan-Atletico Madrid poteva avere in qualche modo influito sulla caduta degli ascolti, nella serata di giovedì il meno importante incontro Swansea-Napoli, in onda su Canale 5, si è fermato al di sotto del 12% di share ed è stato il programma più visto in prime time».
L’approfondimento è a questo link:
Vivaki ascolti terza serata Sanremo 2014