Sanremo: una prima serata non entusiasmante

Scialbino l’esordio del secondo anno del secondo ciclo di Fabio Fazio all’Ariston. Anche il pubblico ha seguito ‘con moderazione’. Minacce di suicidi, Grillo, grandi ospiti, la verve di Lucianina, ma tutto un po’ opaco…

Il primo nostro inviato a Sanremo è Francesco Galarà:

«Qualche problema e colpo di scena nella prima serata del festival: dopo l'antipasto di Pif (che 'aprirà le danze' ogni sera subito dopo il Tg1) si è esordito ieri sera con un problema tecnico: la messa in onda sovrapposta della sigla Eurovisione. Niente di grave, senonchè immediatamente dopo si blocca il sipario. Panico, la cortina si ferma ad un metro da terra, impedendo qualsiasi possibilità di azione.

Fabio Fazio non perde il controllo, anzi prende in mano la situazione e temporeggiando permette ai macchinisti, non senza difficoltà, di rimediare al guasto. Finalmente il sipario si alza, anche se non del tutto, fermandosi a due metri da fine corsa, cosa che interdice l'utilizzo di una parte del parco luci e nascondendo alla vista del pubblico la sezione fiati dell'orchestra.

Non è finita, dalla destra della galleria giungono urla concitate, si tratta di due sedicenti operai campani che rivendicano il loro stato di indigenza, chiedendo a Fazio di leggere un comunicato sul loro stato di difficoltà economica; i due minacciano di lanciarsi in platea se non saranno ascoltati. Dopo un bel po' di minuti la richiesta è stata accolta ed i due desistono dal loro intento e vengono condotti fuori dal teatro.

Come è stato possibile tutto ciò in un teatro blindato dalla sicurezza in vista di un eventuale intervento estemporaneo di Beppe Grillo? Noi ci trovavamo proprio in quell'area di galleria e siamo in grado di rivelarvi l'antefatto: non appena iniziata la trasmissione una ragazza entrata in galleria dal lato destro, è caduta inprovisamente a terra simulando un malore, ciò ha attratto l'attenzione delle forze di soccorso e di sicurezza presenti in teatro, consentendo ai due, Antonio Sollazzo e Marino Marsicano, dipendenti dell'azienda raccolta rifiuti di Napoli, di salire sul graticcio di sostegno delle luci di destra e di inscenare la protesta.

Alle 12,15 di oggi il direttore di RaiUno Giancarlo Leone ha confermato ai giornalisti la nostra versione e comunicato che i due, assieme ai complici Salvatore Ferrigno e alla ragazza sono stati denunciati a piede libero per violenza privata. Qualcuno sostiene che il fatto potrebbe essere stato una trovata degli autori, alla maniera del vecchio Baudo, ma ciò entra nell'alea del dubbio.

Certo è che questo "disguido" ha probabilmente dissuaso Beppe Grillo dall'intervenire, se mai lo aveva programmato. Il leader del movimento pentastellato ha lasciato la sala dell'Ariston circa un'ora dopo l'inizio della serata. Il resto della serata si è svolta con i previsti “colpi di scena”, ovvero con le intelligenti performances di Lucianina Littizzetto e gli ospiti.

Il direttore generale dellas Rai Gubitosi ha voluto ribattere a Grillo, che ha improvvisato all'Ariston un comizio anti-Rai, sfidandolo a dimostrare i dati forniti (sul bilancio Rai):
"Sono pronto a fare una scommessa - scrive Gubitosi in un comunicato - se ha ragione lui e il bilancio è peggiorato e chiude con una perdita di 400 milioni, lavorerò un anno gratis e devolverò il mio stipendio in beneficenza alla onlus che Grillo indicherà. Se invece ho ragione io e non solo non c'è un buco raddoppiato, ma anzi i conti sono in grandissimo miglioramento rispetto all'anno scorso, Grillo devolverà la stessa cifra alla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin o al Premio Ilaria Alpi, di cui ricorre quest'anno il ventennale della scomparsa".

Si sono sentite anche le canzoni in gara, ma questo è passato in secondo piano. Tutto il resto è dejà vu».

Di seguito presentiamo anche un documento fotografico relativo al momento in cui i due minacciavano di buttarsi.

Ma eccoci a un'altra versione del Festival, vista in questo caso, da spettatrice Tv, dalla nostra collaboratrice Elena Romanato:

« La prima volta che ho sentito 'Father and son' di Cat Stevens, oggi Yussuf Islam, avevo 14 anni. C'erano ancora le piccole Radio locali e a quella canzone mi sono commossa. Come è successo in tutti gli anni successivi e come ieri sera al Festival di Sanremo.

C'è stato il sipario che non si alzava, la protesta dei lavoratori campani che minacciavano di buttarsi (un deja vu, come ha detto lo stesso Fazio che comunque ha gestito la situazione con grande professionalità) ma quella canzone, con quelle parole, continua a commuovermi e di questa prima puntata del festival mi resterà Cat Stevens.

E come me, a giudicare dagli ascolti, la pensano altri italiani. Infatti gli spettatori che hanno seguito la prima parte della serata d'esordio del festival di Sanremo sono stati quasi 12 milioni e mezzo (12 milioni 466 mila), pari al 45.77% di share, La seconda parte ha raccolto 5 milioni 680 mila con il 47.14% ed il picco di share è stato proprio con l'ingresso di Yusuf Cat Stevens con il 55,36 per cento.

La prima serata di ieri sera è apparsa però debole (gli ascolti sono in calo rispetto allo scorso anno, povera di idee, lenta e stanca, con alcuni momenti addirittura tendenti al trash e le canzoni che sembravano quasi un riempitivo ad inframmezzare un varietà mal riuscito. Fazio nel suo siparietto con l'impermeabile all'ispettore Clouseau, appassionato corteggiatore di Laetitia Casta (già vista a Sanremo 15 anni fa) era quasi triste, mal ideato e mal congegnato (Jannacci, poi, meritava di meglio).

Luciana Littizzetto continua a riscuotere successo tra il pubblico e raccoglie picchi di ascolto, ma anche lei ha testi deboli, le solite battute e parolacce. Rimane comunque una donna divertente che sa prendersi in giro, come ha fatto entrando vestita da soubrette del varietà, scendendo le scale come una nuova Wanda Osiris o come Raffaella Carrà.

Obbligata la passerella di volti storici della Rai, da Tito Stagno a Raffaella Carrà, visto che si celebrano i 60 anni ma anche in questo caso la passerella degli ex volti Rai e non che svelavano la canzone vincitrice ricordava molto premi Nobel professori di liceo del primo Sanremo di Fazio.

Ovviamente un festival non si giudica solo dalla prima serata ma forse occorrerebbe aggiustare un po' il tiro e portare qualche novità».

Vi presentiamo infine, a margine di questo primo 'speciale' sul Festival, l'analisi degli ascolti di Vivaki. La potete consultare a questo link:
Vivaki ascolti prima serata Sanremo 2014

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