Santoro fa marcia indietro: “Forse resto”

Si è preso la soddisfazione di sparare a ruota libera in Tv contro tutto e tutti ma ora forse si accorge che non sta facendo una gran figura proprio lui. Dopo aver intrapreso la strada per uscire dalla Rai, il ‘pagatissimo’ Michele Santoro ora sembra volerci ripensare.

La vicenda non è esattamente edificante ma ci tocca continuare a riferirne, data la notorietà del personaggio. Una notorietà che promette di continuare, visti i continui colpi di scena.
Ecco gli ultimi, in attesa del nuovo 'Annozero' di giovedì, nella cronaca del sito di 'Repubblica':

«Troppe indiscrezioni, troppi commenti, e Michele Santoro pone fine alla trattativa con la Rai per la risoluzione consensuale del suo contratto da dipendente. "Le continue fughe di notizie hanno violato l'impegno di riservatezza indispensabile per un possibile accordo con la Rai favorendo interpretazioni fantasiose lesive della mia immagine", dichiara in una nota, lamentandosi di ingerenze e interferenze da parte di persone estranee alla questione. "Trasmissioni televisive della Rai", dice il conduttore di Annozero, "hanno potuto entrare nel merito di una trattativa in corso d'opera con un profilo denigratorio dei miei comportamenti di professionista. Non era mai avvenuto in precedenza. In questa situazione", aggiunge Santoro, "non ha alcun senso continuare a immaginare cambiamenti il cui scopo fondamentale era soltanto porre fine ad una vertenza giudiziaria e progettare nuovi format nell'interesse della Rai e del pubblico".
Il passo indietro del giornalista sulla possibilità di un accordo per lasciare la Rai come dipendente arriva a poche ore dall'intervento del presidente della tv pubblica Paolo Garimberti che, a margine della presentazione del palinsesto per i mondiali di calcio del Sudafrica, era tornato a fare il punto sulla vicenda e ha ribadito la stima nei confronti del giornalista: "Voglio che resti un volto della Rai, in un modo o nell'altro".
Parole che erano sembrate una risposta indiretta all'appello fatto in diretta da Santoro giovedì scorso, nella puntata di Annozero in cui il conduttore aveva sparato a zero su tutti: Rai, stampa, partiti. A conclusione del suo sfogo, il giornalista si era detto pronto a restare un dipendente Rai, se solo l'azienda glielo avesse chiesto.

Garimberti ha sottolineato come in occasione dell'incontro durante il quale Santoro gli anticipò l'ipotesi di rivedere la propria collocazione in azienda, disse al giornalista: "Per me sei una grande risorsa della Rai. Se tu decidi di continuare, io ti aiuterò e difenderò il tuo diritto a farlo". Quanto alla questione economica, Garimberti ha ricordato che questa "deve tornare all'esame del Cda perché tecnicamente è materia che compete a questo organismo". Garimberti ha evitato di rispondere a domande relative all'entità economica del possibile accordo tra le parti.

Stando alle informazioni degli ultimi giorni, la bozza di accordo è praticamente scritta, ma mancano la firma della Rai e del conduttore: lo scoglio più grande per la chiusura è quello dell'esclusiva.
Santoro otterrebbe dieci milioni per smettere di fare il dipendente di Viale Mazzini e continuare a collaborare (2,5 di buonuscita, 7,5 per la produzione di docufiction), ma dovrebbe garantire all'azienda di non apparire su nessun altro network televisivo. Il giornalista, però, non è d'accordo. E ora la possibilità che si trovi un punto d'incontro tra le parti sembra gravemente compromessa».

Pubblica i tuoi commenti