Si mette male per Masi, come avevamo previsto solo ieri. La richiesta di arbitrato di Santoro vanifica per ora la sospensione, per cui ‘Annozero’ sarà in onda, e fioccano le solidarietà. Per giunta con il prevedibile record di ascolti.
La cronaca delle ultime ore dal sito di 'Repubblica':
«Le prossime due puntate di 'Annozero' andranno regolarmente in onda. A sciogliere il nodo è la richiesta ufficiale di arbitrato presentata da Michele Santoro contro la decisione di fermare per dieci giorni il programma a partire dal 18 ottobre, voluta dal dg Masi. Richiesta che di fatto sospende la sanzione disciplinare fino alla pronuncia da parte del collegio arbitrale, come prevede l'articolo 7 dello statuto dei lavoratori.
Doppia vittoria per il conduttore di Annozero, che ieri, con la quarta puntata ha fatto segnare un record stagionale di ascolti. Il programma di Michele Santoro, su cui pendeva lo stop deciso dal direttore generale Mauro Masi dopo il "vaffan… bicchiere" dell'esordio di stagione, ieri ha avuto il 23,47 di share, pari a 6 milioni 283 mila spettatori. L'anteprima, durata dieci minuti, con il monologo del giornalista, è stata seguita dal 18,55 per cento con 5.379.000 telespettatori...
Nel corso del programma, dedicato alla crisi economica e all'affaire Marcegaglia-Giornale, Santoro ha fatto appello al suo pubblico, chiedendo agli spettatori di firmare perché 'Annozero' vada in onda, e di alzare la voce, mandando forte e chiaro il messaggio: "Sono un abbonato Rai e non voglio essere punito al posto di Santoro". E i risultati non si sono fatti attendere: il conduttore annuncia oggi che le adesioni sono già migliaia, ringrazia e rilancia, chiedendo di raccogliere altre firme e di inviarle alla presidenza della Rai: "Dobbiamo ottenere il massimo del risultato", scrive in un messaggio diffuso sul sito di 'Annozero'».
Una mossa incauta, quindi, come ci era sembrato già ieri, per un direttore generale della Rai che indovina, in generale, ben poche scelte e che, forse perché quella della Tv “non è materia sua”, sta adesso effettivamente rischiando di uscire male dalla vicenda (o addirittura, secondo altri, sta 'rischiando il posto').
Ma se la cronaca incalza, è anche giusto vedere cosa è effettivamente andato in onda ieri sera. Alla trasmissione ha assistito la nostra Elena Romanato:
«“Marmellata televisiva”. Due parole dette da Michele Santoro ieri sera dallo studio di 'Annozero' che ben riassumono la situazione in cui si trova la Rai ma soprattutto una nuova pietra posta sul muretto eretto a sua difesa da Santoro contro il direttore Mauro Masi che ne ha stabilito la sospensione per dieci giorni. La punizione per avere utilizzato il mezzo pubblico per parlare di questioni lavorative-personali ma soprattutto per avere mandato a “vaffan... bicchiere” il direttore generale Masi. Un caso che ha ormai assunto le caratteristiche di un vero e proprio match tra le due parti.
Per dimostrare quanto sia importante 'Annozero' Santoro chiede ai “suoi” ascoltatori di inviare una mail alla Rai, scrivendo “Io sono un abbonato Rai e non voglio essere punito al posto di Santoro”. Si assume poi le responsabilità del suo operato e dichiara di volersi appellare ad un arbitrato sindacale contro la sospensione, poiché rivolgendosi ai giudici non ci sono i tempi tecnici per “salvare” il programma. E sull'argomento 'giudici' Michele Santoro non perde occasione di lanciare la stoccata al presidente del Consiglio «perché - dice - io dai giudici ci vado ma non ci sono i tempi tecnici per farlo».
Gli ospiti ieri sera in studio, quando si parlava del caso Marcegaglia-Giornale, hanno tutti dato ragione a Santoro, dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani al direttore del Sole 24 Ore Gianni Riotta, allo stesso presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Tutti concordi nel dire che la sospensione per dieci giorni è esagerata ma che comunque «se attacchi il direttore generale ti aspetti qualcosa», come ha affermato Bersani.
Di fatto colpire un intero programma che fa il 20% di share con decine di persone, compresi molti precari che ci lavorano, è un autogol clamoroso per l'azienda e segno di poca lungimiranza da parte del Direttore Generale. Va da sé infine che 'Annozero' è Santoro e senza di lui non sarebbe lo stesso programma».
Arrivederci alla prossima puntata.