Santoro in Rai entro il 4 agosto

Il giudice del lavoro Pagliarini colpisce ancora: Michele Santoro deve condurre “Circus” in prima serata su RaiDue antro il tempo massimo del 4 agosto. Dure critiche all’atteggiamento della Rai.

Ennesima e prevedibile vittoria in tribunale per Michele Santoro, che - ha stabilito ancora una volta il giudice Massimo Pagliarini - deve tornare in video, su Rai Due, per condurre "Circus" e in prima serata. È stata fissata anche una data massima entro cui ottemperare al provvedimento ed è quella del 4 agosto prossimo.

In piena sintonia con le richieste di Santoro, Pagliarini torna così a imporre il palinsesto alla Rai, che però, a nostro parere, ha fatto di tutto per meritarselo, accampando una lunga e infinita serie di pretesti e "scuse" per escludere dal video Santoro, finendo per ritrovarselo in onda per ordine del giudice.

Provvedimento abnorme, indubbiamente, ma lo era anche quello che escludeva un conduttore di successo, con sicuro ritorno di audience e pubblicità, dal video per esclusive ragioni politiche.

La Rai inoltre, sempre secondo il giudice, è inadempiente e non rispetta la precedente ordinanza del 3 luglio che chiedeva il reintegro del giornalista in prima serata ben prima di agosto. Ricordiamo che "Circus" era una delle tre proposte che Santoro aveva presentato alla Rai. È stato Pagliarini a sceglierla, scartando le altre due, poiché "Circus" sarebbe "la ripresa di una nota, collaudata e già sperimentata trasmissione dell'azienda".

Rigettate tutte le "opposizioni" della Rai: a proposito del richiamo dell'Autorità a Santoro, Pagliarini obietta che "non risulta che la Rai abbia richiesto ad altri giornalisti, le cui trasmissioni sono state oggetto di rilievo da parte dell'Autorità per i medesimi motivi, impegni e specificazioni analoghi a quelli richiesti a Santoro".

E poi Santoro - ma qui ci possono essere dei dubbi sulla realtà dello scenario futuro ipotizzato - avrebbe chiaramente affermato di volersi adesso attenere alla raccomandazione del Cda in merito "al rispetto rigoroso della completezza dell'informazione, della pluralità dei punti di vista, della necessità del contraddittorio e della sobrietà espressiva".

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