In Sardegna in particolare, passata al digitale per prima già qualche anno fa, le Tv locali sono in vera difficoltà. Ma ecco che la Regione vuole dar loro una mano: si va verso lo stato di crisi del settore.
Il bollettino Frt di questa settimana 'Radio & Tv Notizie' ha pubblicato la seguente preoccupante notizia:
«La Regione Autonoma della Sardegna ha comunicato l'apertura di un tavolo inerente lo Stato di crisi del settore dell'emittenza televisiva locale ed ha convocato Istituzioni, imprese e sindacati per il 14 dicembre presso la sede dell'Assessorato del Lavoro al fine di avviare il confronto tra le parti interessate. La richiesta di apertura del tavolo era stata formalmente avanzata dalla FRT lo scorso 23 novembre a seguito delle forti preoccupazioni delle emittenti locali sarde in merito alla situazione di crisi venutasi a creare con l'avvio del digitale terrestre che ha amplificato gli effetti della crisi economica.
In Sardegna, come del resto in tutte le altre aree digitalizzate lo scorso anno (Piemonte occidentale, Valle d'Aosta, Trentino A.A., Lazio e Campania) le emittenti locali hanno subito un calo degli ascolti e, conseguentemente, della raccolta pubblicitaria in misura maggiore rispetto alla media nazionale. Ciò soprattutto a causa della mancata regolamentazione dell'LCN, che ha relegato le Tv locali in numerazioni inaccessibili del telecomando determinandone la scarsa visibilità degli stessi.
Il Presidente della FRT Filippo Rebecchini auspica che dal Tavolo possano venir fuori le giuste soluzioni, magari con il varo di un apposito Piano di settore. Il timore è che la stato di crisi delle emittenti sarde e di quelle da tempo operanti nelle zone già digitalizzate possa estendersi anche a tutta la nazione».
Ma cosa è successo poi il 14 dicembre? Ne abbiamo trovato notizia sul sito www.sardegna-media-time.com:
«È stato siglato nella sede dell'assessorato del Lavoro, un accordo tra Regione, Federazione Radio Televisioni (FRT), Associazione della stampa sarda e organizzazioni sindacali confederali (Cgil, Cisl e Uil), che dà formalmente avvio alla procedura per dichiarare lo stato di crisi del settore dell'emittenza televisiva locale e per assumere il reciproco impegno a svolgere azioni per il suo superamento. All'intesa seguirà un tavolo di confronto che entrerà nel merito delle criticità delle singole aziende.
Per la Regione ha sottoscritto l'intesa l'assessore Francesco Manca, che, di concerto con il presidente Cappellacci e con l'assessore della Pubblica Istruzione, proporrà a breve alla Giunta regionale l'adozione di una specifica delibera rivolta al riconoscimento dello stato di crisi del settore, sulla base di della quale scatteranno le misure di sostegno atte a contenere, nell'immediato, i disagi degli operatori del settore.
“La Giunta - ha affermato l'assessore Manca - è particolarmente sensibile alla questione, essendo in gioco aziende che forniscono informazione e comunicazione, ossia uno degli strumenti fondamentali della democrazia. La Regione è convinta di poter assumere un ruolo di intermediario determinante, in questa fase, per mantenere livelli produttivi e occupazionali. È l'inizio di un percorso che mira a cercare di dare prospettive stabili sia ai lavoratori che alle aziende”».