Vediamo gli ultimi (rilevanti) sviluppi della situazione nel comunicato emesso dal Comune di Sasso Marconi: «Il Governo italiano chiede all’Ambasciatore italiano in Svizzera di non partecipare alla cerimonia di conferimento del titolo di ‘Patrimonio delle Telecomunicazioni’ al Comune di Salvan. Nei giorni scorsi Marilena Fabbri, sindaco di Sasso Marconi, aveva interessato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On. Gianni Letta, esponendo i propri dubbi sulla documentazione storico-scie…
Vediamo gli ultimi (rilevanti) sviluppi della situazione nel comunicato emesso dal Comune di Sasso Marconi:
«Il Governo italiano chiede all'Ambasciatore italiano in Svizzera di non partecipare alla cerimonia di conferimento del titolo di 'Patrimonio delle Telecomunicazioni' al Comune di Salvan. Nei giorni scorsi Marilena Fabbri, sindaco di Sasso Marconi, aveva interessato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On. Gianni Letta, esponendo i propri dubbi sulla documentazione storico-scientifica alla base dell'assegnazione dell'onorificenza a Salvan da parte dell'ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni), istituzione che, interpellata a sua volta, ha deciso di non condividere le prove scientifiche in suo possesso sulla presenza a Salvan di Guglielmo Marconi nel periodo indicato (l'estate del 1895). Le evidenze storico-scientifiche disponibili attestano che Marconi realizzò gli esperimenti decisivi alla base della comunicazione senza fili a distanza a Pontecchio Marconi (frazione di Sasso Marconi) tra il 1894 e il 1895. Non ci sono prove che nello stesso anno abbia lasciato l'Italia poiché, essendo sottoposto agli obblighi di leva militare, doveva attenersi a precise procedure in caso di espatrio; a tale proposito sono disponibili tutti i documenti e i nulla osta necessari ad ottenere il suo primo passaporto, consegnato il 10 febbraio 1896 poco prima che Marconi partisse per Londra.
L'Ambasciatore italiano, dott. Giuseppe Deodato, ha quindi scritto al Consigliere Federale Pascal Couchepin, Presidente della Confederazione Elvetica, e al Segretario Generale dell'ITU Hamadoun Touré preannunciando che non parteciperà alla cerimonia di conferimento del titolo di "Patrimonio delle Telecomunicazioni" al comune svizzero di Salvan, prevista per il prossimo 26 settembre. Un passo importante nella doverosa ricerca della verità storica.
"Ci sono una serie di cose che noi di Sasso Marconi (e noi italiani) non possiamo accettare - commenta Marilena Fabbri, sindaco di Sasso Marconi - . Innanzitutto il fatto che il titolo internazionale di Patrimonio delle Telecomunicazioni venga assegnato, nella sua prima edizione, ad un luogo che non è in grado di dimostrare il suo coinvolgimento con Guglielmo Marconi e con la storia delle Telecomunicazioni. Ci aspettavamo che per un'occasione così importante venisse istituita una commissione internazionale, che venissero pubblicizzate le modalità per concorrere all'assegnazione di tale titolo e che servissero prove storico-scientifiche inconfutabili per fissare un pezzo di storia. Vi sono inoltre molti luoghi nel mondo in cui la presenza e il lavoro di Marconi sono ampiamente documentati, penso a Pontecchio Marconi certo, ma anche a Poldhu in Inghilterra, a Cape Cod negli USA, a St Johns in Canada, a Clifden in Irlanda e a Sydney in Australia, solo per fare alcuni esempi. Non ritengo impossibile che il nostro scienziato abbia realizzato esperimenti anche a Salvan, ma non ne abbiamo traccia, mentre per le altre località possiamo disporre di inconfutabili prove incrociate.
A questo punto l'evento di Salvan può offrire l'occasione a storici, scienziati e alle Istituzioni per fare chiarezza, magari arrivando anche a nuove verità. Tuttavia, nella situazione attuale, non possiamo che condividere con il Governo italiano e con l'Ambasciata che una semplice presenza delle Autorità italiane alla cerimonia di Salvan potrebbe suonare come implicito riconoscimento di un fatto che a nostro giudizio va opportunamente accertato. Ringrazio quindi le Autorità italiane per avere appoggiato con sensibilità e sollecitudine la comunità di Sasso Marconi in questa circostanza e spero che, anche con la collaborazione dell'ITU, della municipalità di Salvan e delle fondazioni marconiane, riusciremo finalmente a dare la corretta dignità storico-scientifica al nostro più illustre concittadino Guglielmo Marconi e alle sue scoperte"».