Savona si ricandida per ‘Voci nell’ombra’

Ecco la cronaca di una bella serata a Savona che ha riportato in questa provincia una manifestazione dedicata al doppiaggio, dopo le memorabili giornate di Finale di qualche anno fa. Sarà possibile un abbinamento con una nuova Ideona?

C'era una certa nostalgia venerdì scorso al Teatro dei Cattivi Maestri, presso lo spazio culturale delle Officine Solimano di Savona, all'omaggio a 'Voci nell'ombra', il festival del doppiaggio diretto per diversi anni da Claudio G. Fava e Bruno Paolo Astori, e diventato il principale punto di riferimento nel mondo dei doppiatori italiani. Nostalgia e un po' di commozione anche da parte di Tiziana Voarino, curatrice della serata, e della sottoscritta, che ha seguito il festival nei suoi primi anni di vita, quando ancora si teneva ai Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo. Di una di quelle edizioni conservo ancora un biglietto con gli auguri di compleanno scritto da Nikita Mikalkov (il festival si teneva a fine settembre) e il ricordo di Artem Karapetjan, il doppiatore russo di Alberto Sordi e di molti altri attori occidentali: un personaggio eccezionale, di quasi ottant'anni, alla sua prima uscita dalla Russia e la cui voce era stata presa a modello per la corretta dizione della lingua russa.

Tornando a oggi, la manifestazione ora fa parte del Savona Screen Festival ed ha assegnato alcuni premi: la targa speciale "Claudio G. Fava" a Christian Iansante, appena ascoltato in 'American Hustle', la targa "Astori" a Lucia Valenti, il premio "Voce e volto" a Mario Cordova e quello per l'adattamento a Walter Rivetti. Il premio di "Voci nell'ombra" a Sandro Acerbo.

Una serata fortemente voluta e ben riuscita, che ha visto tra i suoi protagonisti migliori un Cristian Iansante rivelatosi un vero mattatore. Iansante ha incantato il pubblico, oltre che per la voce, per aver spiegato cosa sia in realtà il lavoro del doppiatore, dagli anelli al lavoro di gruppo, alla “catena di montaggio” attuale, dove ogni doppiatore vive solo il proprio personaggio, lavorando su una traccia che poi viene assemblata a quelle degli altri attori. “A volte non vedo i colleghi per giorni - ha detto Iansante - , sono solo davanti al leggio. Dal punto di vista del suono le nuove tecnologie hanno aiutato ma per il modo di lavorare è stato uno sconvolgimento. Tutto è diventato più alienante, anche se si fa in tre ore il lavoro che prima si faceva in dieci. E non c'è più la visone d'insieme”.

Iansante ha poi ricordato lo sciopero dei doppiatori ed i motivi per i quali è stato indetto (il contratto scaduto da tempo), la poca voglia di andare al cinema e l'avversità per il doppiaggio dei personaggi dei cartoni animati, “cosa che proprio non mi piace fare” - ha detto.

Nella serata, possibile grazie allo sforzo di Tiziana Voarino, che era stata al fianco di Fava e Astori nelle precedenti edizioni del festival, la stessa Voarino è riuscita a strappare una mezza promessa all'assessore alla Cultura del Comune di Savona Elisa Di Padova. “Vorrei fare tornare a Savona la rassegna Ideona dedicata alla Tv - ha detto Di Padova - e Voci nell'Ombra come una delle sua parti. Faremo il possibile perché questo progetto possa realizzarsi”.

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