Scaramucci si dimette da direttore di Popolare

Improvvise dimissioni di Piero Scaramucci dalla direzione editoriale della storica emittente radiofonica della sinistra milanese.

Si conclude con un dibattito in diretta con gli ascoltatori, in onda in queste ore, la lunga "epopea" di Piero Scaramucci alla direzione editoriale di Radio Popolare.

Scaramucci è stato uno stimatissimo direttore della stazione meneghina e per seguirne le attività e lo sviluppo da vicino aveva a suo tempo lasciato addirittura la Rai. Popolare, sostenuta e finanziata soprattutto direttamente dagli ascoltatori mediante la formula degli "abbonamenti", è sempre stata la voce di tutta la sinistra milanese e anche nazionale e ha fatto nascere negli anni alcune iniziative parallele, dal circuito nazionale Popolare Network al sito Internet, alla radio digitale via satellite.

All'origine delle dimissioni ci sarebbero una serie di contrasti sul futuro dell'emittente e sulla direzione di sviluppo e promozione da prendere, la sensazione che una "fase" sia finita per Popolare e per lo stesso Scaramucci e alcuni rapporti non facili con diversi redattori.

Ma non tutto è chiarissimo, tanto che non pochi ascoltatori si sono lamentati della fumosità delle motivazioni addotte, evidentemente dopo un lungo dibattito interno "a porte chiuse", per quella che per Popolare è sicuramente una vera e propria svolta.

A nome della società (cooperativa) di gestione Sergio Serafini ha comunque assicurato che a Popolare non ci sono problemi economici né nuovi soci in vista e che ci sarà una continuità nella gestione, anche giornalistica, affidata provvisoriamente ai due capiredattori Danilo De Biasio e Massimo Rebotti.

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