Seat-Tmc: il Tar colpisce ancora

Con quasi un mese di anticipo sui tempi previsti in un primo momento il Tar del Lazio ha accolto il ricorso, presentato da Telecom e Seat, contro il “no” all’acquisto delle emittenti di Cecchi Gori.

A questo punto, se l'Autorità napoletana terrà duro sulla sua linea, si andrà dritti al Consiglio di Stato, che peraltro è già stato tirato in ballo da Vittorio Cecchi Gori in merito alla precedente decisione dello stesso Tar a favore di Seat Telecom.

Cecchi Gori ha anche chiesto al Tribunale Civile l'annullamento della vendita alla stessa Seat della Cecchi Gori Communications (Tmc) e, in sostanza, vuole tornare in possesso della gestione della tv, oggi affidata agli uomini Seat (Mauri) con in mano, però, il solo 25% della società (l'acquisto di altre importanti quote deve invece essere ancora "perfezionato"). La prima sentenza del Tribunale civile è prevista in questi giorni.

Tornando all'importante delibera del Tar contro la decisione dell'Authority, il Tar del Lazio non avrebbe ritenuto valide le motivazioni avanzate dall'Autorità guidata da Enzo Cheli che, sollevando la questione della legge 249 che impedisce ai gestori di tlc di possedere televisioni, continua a ritenere Telecom "operatore dominante del settore".

Complessivamente, comunque, se questo nuovo fondamentale round va a favore del 'terzo polo Tv' ipotizzato sulla base dell'iniziativa Seat Telecom, il groviglio legale comincia a diventare impressionate e la battaglia nei Tribunali è appena all'inizio.

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