Seconda battuta d’arresto per la Gasparri

Sempre più in salita l’iter del provvedimento di regolamentazione radio-tv del ministro delle Comunicazioni. Approvato un emendamento della Margherita contro il parere del Governo.

Franchi tiratori di nuovo in azione alla Camera nelle tese votazioni sulla legge di regolamentazione radio-televisiva. Il governo è così stato nuovamente battuto, dopo la prima débacle di ieri, per un solo voto, 288 sì e 287 no, su un emendamendo presentato dalla Margherita all'articolo 24.

L'emendamento modifica la disciplina di avvio del digitale per le trasmissioni radiofoniche. Subito dopo il voto vi sono state alcune contestazioni (l'opposizione ha invece applaudito con grande calore e scandito "libertà, libertà") e il sottosegretario Roberto Tortoli ha fatto sapere di aver sbagliato nel votare. Il presidente della Camera Casini ha però convalidato l'esito del voto.

Unica consolazione del Governo (anche se non piccola): i punti nodali del provvedimento sono finora passati senza danni, anche a scrutinio segreto. Il nuovo passaggio al Senato potrebbe quindi anche essere più tranquillo di queste convulse giornate a Montecitorio.

Ma passerà almeno un mese e intanto vanno messe nel conto molte nuove tensioni, per esempio sulle pensioni...

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