Sei sulla Rai, attenzione alla pronuncia!

Troppo spesso i giornalisti Rai sbagliano la pronuncia o l’accento della parole. Tanto che è stato ripreso, rivisto e aggiornato il “Dizionario dell’ortografia e di pronunzia della lingua italiana”, adottato in Rai nel 1969. Esso contiene ben 170.000 parole in 70 lingue diverse.

Qualche decina di anni fa seguire un Giornale Radio o un Telegiornale della Rai era un piacere per i puristi dell'italiano e un utile strumento di apprendimento della lingua nazionale per i telespettatori ancora troppo legati alle proprie lingue dialettali. Giornalisti dalla dizione perfetta, senza alcuna inflessione dialettale, attenti agli accenti e alla pronuncia corretta delle parole. Ad aiutarli nel lavoro, nel 1969 c'era il DOP, "Dizionario dell'ortografia e di pronunzia della lingua italiana", poi caduto nel dimenticatoio, ma c'erano anche corsi di dizione, poi sacrificati in nome dei "tagli" per far quadrare i conti dell'azienda.

Ai giorni nostri si sente spesso l'inflessione romana dei giornalisti dei Tg nazionali o l'inflessione dialettale dei Tg trasmessi dalle sedi regionali. Per non parlare poi degli accenti che, soprattutto nel caso di nomi stranieri, cadono un po' qua e un po' là, spesso causalmente.

A questo proposito la Rai ha deciso di mettere sul proprio sito la versione aggiornata del DOP, edito dalla Eri e sponsorizzato dalla Regione Campania.

Il nuovo "Dizionario dell'ortografia e di pronunzia della lingua italiana" sarà disponibile anche in versione multimediale: è sufficiente ciccare sulla parola per ascoltarne la pronuncia corretta.

Il nuovo "DOP" è stato ideato da Renato Parascandolo, ex direttore di Rai Educational, ed è stato curato dai linguisti Piero Fiorelli, Tommaso Francesco Borri, Bruno Migliorini e Paolo Tagliavini; contiene 130.000 parole in 70 lingue diverse.

There is one comment

  1. Gianni Romoli

    l’errore + comune dei giornalisti RAI quando pronunciano le parole che terminano in “ing” (i gerundi)
    “I’m going” si pronuncerà “ai em goin” jogging = giogghin e così via.
    Questo fatto è una chiara dimostrazione del pressappochismo di molti soggetti, i quali non sono capaci di esplicare al meglio la loro attività. Il professionista che parla alla radio od alla TV ha il dovere di pronunciare esattamente le parole straniere. Esistono decine di app che possono dare indicazioni in merito. Si evita così l’effetto domino in cui potrebbero cadere in errore persone che non conoscendo la lingua estera siano portati a imitare la fonetica errata del giornalista .

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