Sempre più chef in Tv

Ma dove sono quei bei cuochi di una volta; bene in carne, paciosi, ridanciani, magari sempre sorridenti e allegri? Se c’è qualcuno che si chiede ancora a che cosa servano i vari reality di cucina, la risposta è: a rendere antipatici i grandi chef.

Magari, tra le quattro mura di casa loro sono dei simpaticoni e si mangiano una banale pasta condita con il burro ma, dopo l'apripista Gordon Ramsay, sembra che prima di fare lo chef ci sia un test di antipatia da superare. E non fa eccezione il “gran chef” di “La terra dei cuochi” nuovo ma non innovativo programma della Rai condotto da Antonella Clerici. E, iniziando dalla stessa Clerici, con quell'aria “ruspante” le si addice sicuramente di più un programma come “La prova del cuoco”, dove può mettere le dita nei piatti e assaggiare tutto. Più affabile invece il “semplice” chef (nella prima puntata Moreno Cedroni), uno chef diverso che in ogni puntata affianca i superchef.

Ma veniamo al dettaglio del programma di RaiUno, in onda il venerdì sera, format ideato da Andrea Palazzo (già autore del 'Grande Fratello'), Fausto Enni e Filippo Cipriano. La sfida ai fornelli è tra otto coppie in gara che si contendono il premio finale di 201.000 euro, ciascuna formata da un talento della cucina e da i classici Vip da reality (“ovvero “reduci di reality o Vip ormai dimenticati dal pubblico con qualche personaggio più conosciuto).

Trr le gare che mettono alla prova l'abilità delle squadre: La prova tradizione, che richiede buona conoscenza delle cucine regionali; La prova creatività, che mette in gioco fantasia e originalità; La prova a specchio, in cui bisogna imitare uno chef durante la realizzazione di un piatto. Ogni Chef concorrente ha un parente in giuria. I piatti preparati dagli chef concorrenti sono degustati “al buio” dalla giuria dei parenti: nessuno di loro sa chi ha cucinato i piatti che dovranno giudicare. La giuria può valutare solo i 3 piatti che il superchef Davide Scabin avrà indicato come i 3 piatti peggiori.

Il compito principale del superchef sarà quello di esprimere sempre un parere “tecnico” sulla preparazione dei piatti da parte dei concorrenti.

I Vip in gara sono l'imitatrice Emanuela Aureli, l'attore e ex gieffino Flavio Montrucchio, la showgirl Paola Barale, l'uomo dei materassi e delle pentole in televendita Giorgio Mastrota, la figlia del “molleggiato” Rosita Celentano, l'attore genovese Ugo Dighero, l'attrice napoletana Tosca D'Aquino e l'attore Walter Nudo. E, com'è normale, i vip fanno i vip, ma quando un Giorgio Mastrota si permette di dare del tu al superchef viene ripreso duramente con un “mi dia del lei. Siamo qui per cucinare, non per fare spettacolo!”. Probabilmente si è guadagnato l'attenzione di Maurizio Crozza.

Più affabili, simpatici e piacioni, perché chef da fiction i due protagonisti di “Benvenuti a tavola” di Canale 5, di cui parliamo ora. Nella fiction (sì, questa è una fiction a tema culinario) Fabrizio Bentivoglio e Giorgio Tirabassi interpretano due cuochi, uno del Nord e uno del Sud, che si contrappongono con le loro cucine. I due cuochi si “affrontano” a Milano nei rispettivi ristoranti: il Meneghino di Carlo (Bentivoglio), raffinato ristorante di tradizione e il Terrone di Paolo (Tirabassi), semplice, gustoso e salutista.

I due personaggi, con le loro simpatiche famiglie, sono opposti in tutto, nel modo di concepire la cucina, la vita, i rapporti famigliari, il lavoro in una serie di situazioni curiose e gag. “Benvenuti a tavola” è una produzione Taodue con regia di Franco Miccichè.

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