“Serata d’onore ” chiudeO

Bastonata per Pippo Baudo, uno dei personaggi storici della Televisione italiana, che viene “umiliato” dai dati Auditel di sabato scorso, che segnano invece il trionfo di Maria De Filippi. Sabato, forse, ultimo appello.

Altra "mazzata" per Fabrizio Del Noce. Dopo aver rinunciato allo show di Tatangelo e D'Alessio in programma il sabato sera (28 novembre e 5 dicembre, vedi il nostro recente relativo articolo), ora il colpo arriva da Pippo Baudo e dalla sua "Serata d'onore", in onda il sabato sera su RaiUno. Il programma sabato scorso era dedicato al cinema ed ai suoi grandi personaggi ma è sceso ad un livello d'ascolto allarmante: 2 milioni 262mila spettatori per il 12,26% di share.

Tutto a favore della De Filippi che con la sua "Posta" continua a macinare share (31,07%), sostenuta da un pubblico che ama andare a "sfrucugliare" nei drammi personali (veri o presunti che siano) delle persone che mettono in piazza le loro vicende personal-familiari, dalla madre che non parla con la figlia da 12 anni alla malata di Sla che passa una serata memorabile con il suo "idolo" Emanuele Filiberto di Savoia.

Quello degli show Tv è un genere da tempo in sofferenza, come dimostrano anche gli ascolti di "Non perdiamoci di vista" della Cortellesi e che regge soltanto se ci sono personaggi come Fiorello o (finché ha retto) Panariello.

Baudo intanto sta già registrando la terza puntata dello show, che però potrebbe essere chiuso se gli ascolti caleranno sotto il 12%.

Giancarlo Leone, vicedirettore generale della Rai, difende le scelte dell'azienda. "È la Rai che ha chiesto a Baudo di misurarsi con il sabato sera - ha detto Leone - . Lui, che ha ottimi risultati a Domenica In, nello show del sabato ha giocato sul ritorno al passato. Ma non è la fine di un'epoca o di un modo di fare il varietà del sabato sera. È vero che non pensavamo di fare il 12% di share, ma resta la soddisfazione per la qualità del programma. Con il vantaggio accumulato da RaiUno su Canale 5 nel periodo di garanzia autunnale, peraltro, la Rai si può anche concedere di sperimentare".

Resta da chiedersi cosa si possa sperimentare con un personaggio televisivo che, senza offesa alcuna, è alla ribalta del piccolo schermo da tantissimi anni, ha esordito nel 1960 con "Guida degli emigranti" ed ha avuto il suo primo grande successo nel 1966 con"Settevoci".

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