È una sit-com giovane e fresca, da un format spagnolo, quella su cui punta RaiDue per catturare il pubblico giovane all’ora dei Tg.
'Sette vite', o anche '7 vite' (RaiDue ore 19.50), è una sitcom perfetta per un pubblico giovane. I protagonisti si muovono in interni che potrebbero essere le case di qualcuno di noi o in un bar che ricorda vagamente quello di "Un posto al sole". Infatti 'Sette vite' è girata al centro di produzione di Napoli, produzione italiana (della Publispei) da un format spagnolo, come spesso capita.
Al contrario di una delle sit-com di maggiore successo di questi anni, "Camera Cafè", "Settevite" è girata come le sit-com tradizionali americane, pur essendo rinnovata nel linguaggio, con episodi di durata minore e alcuni aspetti tecnici diversi rispetto a programmi storici di questo genere, come "Otto sotto un tetto" o il più recente "Willy il principe di Bel Air".
La produzione è italiana, quindi non deve sottostare alle regole rigide del doppiaggio, le battute sono fresche e divertenti con un linguaggio molto giovane. Le risate del pubblico sono autentiche e non paiono neanche troppo forzate (il pubblico assiste infatti in diretta alla registrazione), mentre i personaggi ricalcano alla perfezione, in linea di massima senza stonature o forzature, macchiette e caratteri che è facile trovare nella vita di tutti i giorni.
Un ragazzo (Giuseppe Gandini) vive ancora con la mamma (Marzia Ubaldi) e la sorella single (Michela Andreozzi), sempre a caccia dell'amore della sua vita; ci sono poi Laura, la cugina bella, un po' oca e viziata (Elena Barolo), Massimo Olcese, barista filosofo che impartisce consigli su come conquistare una ragazza, o la psicologa Lucia Ocone. Un personaggio ben riuscito (anche se è poco credibile la sua vicenda umana, ma si tratta di finzione) è Luca, che dopo 15 anni di coma si sveglia pensando che tutto sia cambiato ed è uno dei pazienti della psicologa.
Nelle puntate irrompono spesso guest-star come Amanda Lear, Nino Frassica o Max Tortora, ma la forza di questa sit-com sta appunto nel linguaggio giovane e nelle gag ben scritte e qualche volta basate su ambiguità o giochi di parole, senza cadere nel cattivo gusto. In Spagna, dove è nato, questo format ha avuto un buon successo.