Si aggrava la crisi a Sardegna 1

Situazione di forte tensione e grande incertezza nell’importante emittente televisiva sarda.

Cambia l'editore ma i problemi rimangono gli stessi. Questo in sintesi quello che sta succedendo all'interno della seconda emittente isolana. Il 3 ottobre i lavoratori di Sardegna 1 hanno indetto un'assemblea permanente e di conseguenza le edizioni del Tg sono andate in onda in forma ridotta. Ecco di seguito un comunicato sindacale letto dai giornalisti all'interno di ogni edizione dello stesso tg:

«Cambia la proprietà, ma la situazione dei lavoratori di Sardegna 1 non cambia. L'imprenditore Giorgio Mazzella, presidente della Banca di Credito Sardo, gruppo Banca Intesa, ha ceduto la maggioranza delle quote societarie ad un suo dipendente che per sua stessa ammissione non ha nemmeno i soldi per pagare gli stipendi. I lavoratori lamentano ad oggi 4 mensilità arretrate. Sui termini della cessione non è stato fornito alcun chiarimento alle organizzazioni sindacali. Giorgio Mazzella che ha gestito per anni l'emittente, portandola all'attuale situazione, l'ha consegnata nelle mani di chi non solo non ha le risorse necessarie per sostenere i costi di gestione ma non è in grado di esporre alcun piano di rilancio, indispensabile per permettere all'emittente di uscire dalla crisi in cui versa da anni.

I lavoratori hanno deciso pertanto di riunirsi in assemblea permanente continuando a garantire l'operatività dell'emittente, ma ponendo in atto tutte le azioni necessarie per tentare di salvare l'azienda. Le organizzazioni sindacali continuano a manifestare piena solidarietà ai lavoratori in lotta e ad assicurare loro ogni sostegno possibile. Si appellano alle istituzioni perché non si lasci spegnere lentamente una voce importante per il pluralismo dell'informazione”.

Oggi poi, come informa l'Unione Sarda', «si è svolta quindi la seconda giornata di sciopero proclamata dai dipendenti di Sardegna 1, dai giornalisti ai tecnici, che hanno avuto l'appoggio anche dell'Associazione della Stampa Sarda…

Intanto per affrontare complessivamente la situazione delle emittenti sarde per domani il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha convocato, alle 10:30 a Villa Devoto, tutte le aziende televisive per un'analisi della gestione dei fondi pubblici per il settore.

Altre iniziative di protesta verranno decise nei prossimi giorni. L'editore Giorgio Mazzella, presidente di Banca di Credito Sardo (gruppo Banca Intesa), ha ceduto di recente la maggioranza delle quote della Tv a azionisti che non hanno i soldi per pagare gli stipendi. "La vendita è poco trasparente - ha spiegato Piergiorgio Pillonca, del Cdr dell'emittente - ; l'atto pubblico parla di una cessione della società per quattromila euro. Bisogna far luce su quanto accaduto. Inoltre la sfiducia al direttore (Mario Tasca, N.d.R.), votata da 10 giornalisti su 10, è stata decisa perché Tasca è anche azionista della società col 10%, per cui il doppio ruolo non garantirebbe l'imparzialità».

Pubblica i tuoi commenti