La chiusura della Porta Santa corrisponderà all’apertura di una nuova era tecnologica. Questo il messaggio emerso alla conferenza stampa, tenutasi presso la Filmoteca Vaticana, che ha annunciato due dirette televisive senza precedenti per il Concistoro del prossimo 19 novembre e la successiva chiusura della Porta Santa attesa per il 20
Grazie all'impegno del Centro Televisivo Vaticano, del team audio di Radio Vaticana e all'importantissimo supporto di aziende di caratura internazionale come Eutelsat, Globecast e Sony, i due eventi potranno beneficiare di una avanguardistica trasmissione in 4k ultra HD HDR (high dynamic range), standard che consente il massimo livello qualitativo delle immagini attualmente a disposizione e che permette allo spettatore di vivere una realtà "immersiva" e coinvolgente. Concetto chiave resta comunque la retro compatibilità delle immagini, fruibili anche con le normali apparecchiature in uso sia in HD (high definition) sia in SD (standard definition). La chiusura del Giubileo, occorre ricordare, rappresenta anche un evento innovativo per altri aspetti: sarà prodotto dal nuovo centro di produzione della Segreteria per la Comunicazione, frutto dell’accorpamento tra Radio Vaticana e Centro Televisivo Vaticano. Si tratta, in sostanza, della riforma dei media vaticani voluta da Papa Francesco e affidata alla Segreteria per la Comunicazione.
"Nei prossimi giorni", ha spiegato Monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, "succederà qualcosa di veramente innovativo: assisteremo alle prime cerimonie papali della storia in diretta televisiva in ultra HD HDR, un messaggio importante di avanguardia nel quadro del richiamo di Papa Francesco in favore di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per stare al passo con i tempi e con l'evoluzione tecnologica e per rendere la missione comunicativa della Chiesa adeguata ai processi evolutivi in atto. Una specifica attenzione nel raccontare bene gli eventi del Papa ha delle precise ragioni: il racconto non è il semplice susseguirsi di attimi percepiti come una cronaca. Raccontare vuol dire individuare un particolare e, a partire da quello, tessere una tela narrativa capace di scaldare il cuore dello spettatore". Il progetto, piace qui ricordare, è stato realizzato con il contributo "pro-bono" delle aziende di settore che hanno messo a disposizione le loro migliori professionalità.
Da un punto di vista tecnico, la regia del centro di produzione audiovisiva del Vaticano impiegata per la diretta dei due appuntamenti, formata da operatori del Centro Televisivo Vaticano e tecnici audio della Radio Vaticana, disporrà di 12 telecamere di ultima generazione (tra interno ed esterno), e un sistema Sony configurato con il profilo HDR S-Log 3 (SR Live for HDR). Una scelta che garantisce la simultanea distribuzione nei vari formati televisivi (ultra HD HDR; ultra HD SDR; HD SDR; SD). La distribuzione nel formato video ultra HD avverrà attraverso i satelliti Hotbird di Eutelsat rendendo disponibile il segnale per coloro che dispongono di apparati compatibili sul 4K1, canale 200 della piattaforma gratuita satellitare Tivùsat.
Globecast curerà l’uplink del segnale con un innovativo mezzo mobile satellitare SNG in grado di effettuare la trasmissione in ultra HD utilizzando il nuovo formato di compressione HEVC. Ericsson, NTT Electronics e Vislink metteranno a disposizione i più recenti e avanzati apparati per la codifica e decodifica dei segnali in formato HEVC ultra HD.
Il segnale verrà trasmesso via satellite alla repubblica di San Marino e da lì le immagini verranno diffuse grazie alla fibra ottica presso il Centro Congressi Kursaal. Presso l'Aula Paolo VI in Vaticano due schermi mostreranno le immagini a confronto, in 4k Ultra HD HDR e in formato standard. La scelta è ricaduta sulla Repubblica di San Marino, oltre che per uno storico legame, perché San Marino è una delle poche realtà interamente cablate in fibra ottica.
Lo scorso anno, è stato ricordato, l'apertura dell'anno giubilare, l'8 dicembre, era stata salutata con un test in ultra HD. A distanza di soli 12 mesi quel test ha preso corpo e sostanza. Grazie ai diversi partner tecnologici, è stato possibile pensare di dar vita ad un evento "live" in modo completo, riuscendo ad individuare apparati di codifica che permettano la trasmissione dell'evento in 4 standard a seconda delle apparecchiature di cui si dispone. Ci si trova di fronte ad un importantissimo step tecnologico.