Dal sistema misto, alla piena integrazione, alla delivery multipiattaforma.
Digitalizzate tutte le attività di produzione dall'ingest fino alla messa in onda, a La7 hanno deciso in favore di una progressiva introduzione del digitale anche nella produzione giornalistica. La modalità di lavoro è cambiata da orizzontale a verticale, ognuno era specializzato nel proprio ruolo, ingest, editing, rvm, redazione, etc. Oggi infatti l'integrazione verticale del digitale, grazie ai file, rende tutto diverso.
L'impatto maggiore si è visto per il ruolo del giornalista, ma anche per quelli di produttore, montatore, archivista.
Tre sono i valori aggiunti: qualità, velocità molto superiore, livello di efficienza molto più alto. L'efficienza dei nuovi processi produttivi, l'aggiornamento del personale e la preparazione alle nuove evoluzioni dei media hanno dato grandi frutti e l'ottima qualità è il valore prodotto.
Sull'efficienza si può ancora migliorare, ma sono state valorizzate le risorse umane, vi è stata evoluzione verso la multicanalità e una valorizzazione anche degli asset.
I tempi ridotti di montaggio lasciano spazio ad altre attività, tipo riadattare contenuti per la multimedialità, creare promo, ecc., cercando non solo di ri-encodare un prodotto per una piattaforma di delivery diversa ma ri-arrangiandolo nel modo più adatto.
Tutto è facilmente riutilizzabile nel breve termine; la metadatazione, la ricerca e il montaggio, tutto oggi è molto più veloce.
Grazie al portale “vetrina web” vengono pubblicati molti contenuti grezzi in bassa risoluzione e da qui i broadcaster possono attingere, a pagamento.