‘Repubblica’ rivela l’esistenza di una lettera di Sky all’Autorità di Calabrò che esprime dubbi sulla recente nomina di Antonio Martusciello a Commissario dell’Authority, in quanto troppo “di parte” come il suo predecessore Innocenzi. E Calabrò prende la cosa molto sul serio…
Ecco l'articolo di Aldo Fontanarosa su 'Repubblica':
«“Una nomina «non opportuna”. Effetto di criteri di selezione che proprio non si possono condividere. Sky Italia dà il benvenuto ad Antonio Martusciello con una lettera che ne contesta l'approdo all'Autorità per le Comunicazioni. La nomina è stata decisa dai senatori del centrodestra il 28 luglio. Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, indirizza la lettera a Corrado Calabrò, presidente dell' organismo che vigilia sui mercati della tv e delle telecomunicazioni.
Nella missiva, Mockridge chiarisce che il suo non è un attacco alla persona di Martusciello. Peraltro la sua nomina sarebbe anche «legittima», nel senso che è avvenuta in applicazione delle leggi in vigore. Il top manager di Sky Italia si chiede, però, se la storia politica e professionale del "nominato" ne consigliassero la designazione in un'Autorità di garanzia. Martusciello ha lavorato in Sipra, concessionaria che procaccia la pubblicità per la Rai. Subito dopo, si è trasferito in Publitalia, concessionaria di Mediaset. Poi è stato tra i fondatori di Forza Italia in Campania. Poi è diventato deputato di Forza Italia (nel 1994). Poi è stato sottosegretario all' Ambiente e ai Beni Culturali in tre diversi governi Berlusconi. Il suo curriculum politico ricorda infine che Martusciello è stato componente della Consulta del presidente di Forza Italia.
Mockridge fa riferimento anche a Giancarlo Innocenzi, uomo di fiducia di Silvio Berlusconi e predecessore di Martusciello in Autorità. Innocenzi - scrive l'amministratore di Sky Italia - non è andato via per caso o per fatalità. È caduto invece per il palese «conflitto d' interessi» svelato dalle intercettazioni dei giudici. In Autorità Innocenzi si muoveva contro il conduttore di Annozero Santoro - ad esempio - su mandato del premier. Ora, proprio il caso Innocenzi avrebbe consigliato la nomina di una figura diversa, come successore. Serviva un atto di discontinuità che Martusciello proprio non può incarnare. Mockridge spiega anche a che titolo lui muove questo attacco. I mercati della televisione e delle telecomunicazioni sono realtà «sensibili» nelle quali tutte le aziende spendono centinaia e centinaia di milioni a dispetto della crisi. Sono investimenti che generano ricchezza e posti di lavoro, e che vengono condizionati da ogni decisione dell' Autorità. È del tutto normale, dunque, nutrire «preoccupazione» e vigilare. Il top manager di Sky sta attento a non interrompere il filo di dialogo con l'organismo di garanzia. Precisa dunque che l'Autorità, in quanto tale, non ha alcuna colpa. Le responsabilità, semmai, sono dei criteri di nomina e selezione dei commissari. In sostanza, le colpe sono della legge e della politica. Peraltro, Mockridge non dispera che l'Autorità - malgrado tutto - possa svolgere il suo ruolo in autonomia. L'organismo si muove come un organo collegiale e in una logica di gruppo. Quindi può sempre riequilibrare le volontà di questo o quel suo membro.
Questo, dunque, è un organo collegiale. In Autorità, lavorano in effetti otto componenti: 4 designati dai partiti di maggioranza e 4 invece dalle opposizioni. Poi c'è il presidente, il cui voto è decisivo. Quindi è al presidente Calabro che Mockridge rivolge il suo appello. La lettera di Sky cita- con tanto di virgolette - i discorsi di Calabrò sull'autonomia dell'Autorità. Riporta, in particolare, intere parti degli interventi che Calabrò ha fatto in Parlamento in occasione delle sue Relazioni annuali, quando ha sottoscritto e difeso il lavoro dell' Autorità. Dunque Calabrò è la figura che più di ogni altra potrà ancora garantire l'equidistanza nelle decisioni dell' organismo. Calabrò è l'unico ad avere tra le mani la lettera di Mokridge, che verrà distribuita lunedì agli otto componenti dell' Autorità (Martusciello incluso). E proprio Calabrò ha detto agli uomini del suo staff: «A questa missiva di Sky Italia intendo rispondere quanto prima».