Sky: e allora si parte…

Sky Italia, la tv a pagamento sorta dalla fusione tra Tele+ e Stream, si presenta e il magnate americano Rupert Murdoch ne sarà il “fiero” presidente.

A fare gli annunci del caso (e gli onori di casa) è stato l'amministratore delegato Tom Mockridge, che farà parte del Cda di Sky con Lachlan Murdoch, Chase Carey, Francesca Di Carlo (che rappresenta il gruppo Telecom), Martin Pompadur, Mark Williams e Osvaldo De Santis; quest'ultimo, come da noi già annunciato nei giorni scorsi, sarà il direttore generale.

La nuova società farà capo per l'80,1% - come ha confermato Mockridge - a Newscorp e per il 19,9% a Telecom Italia. Non si prevede per ora l'ingresso di nuovi soci e sono definite soltanto "voci" quelle che hanno parlato di una trattativa con Publitalia per la concessione della pubblicità.

Il marchio della nuova società rappresenta una vera e propria finestra sul mondo dell'entertainment e lo strumento per accedere a un numero di esperienze televisive tali da offrire agli abbonati più scelte e opzioni. Da segnalare che, già a partire da oggi, l'edificio della sede di Stream in via Salaria è personalizzato con il nuovo logo.

Sky, operando su tutto il territorio nazionale, avrà le sue sedi principali a Milano, Roma e Cagliari. Gli studi di Roma e Milano saranno collegati con una connessione a fibre ottiche che permetterà ai tecnici di lavorare in tempo reale.

A sorpresa, a fare da testimonial a Sky, sarà poi Gianluca Vialli che collaborerà anche con la nuova pay-tv. L'offerta sarà di più di cento canali e gli abbonati per vederla avranno solamente un decoder e una tessera. È stato inoltre nominato anche il nuovo direttore dei servizi sportivi, Giovanni Bruno, ex direttore di Rai Sport, che sostituirà Darwin Pastorin. Mark Williams è stato nominato chief operating officer, David Bouchier direttore del prodotto e Tullio Camiglieri direttore della comunicazione. Mockridge ha annunciato che nei prossimi 12 mesi ci saranno 800 assunzioni per i call center.

Continua nel frattempo l'attesa per capire che cosa ne sarà delle reti terrestri già di Tele+, che Sky deve mettere in vendita. Già corrono diverse voci in proposito e qualcuno ha addirittura indicato Tarak Ben Ammar (da anni amico di Mediaset) come possibile acquirente. Un'eventualità di questo tipo avvalorerebbe le voci di un effettivo patto di non belligeranza (e in prospettiva di divisione del mercato) fra Murdoch e Mediaset. Ma è anche certo che a quel punto fioccherebbero le polemiche.

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