Sky investe sui film italiani

Rupert Murdoch investirà 46 milioni di euro in due anni sulle nuove produzioni cinematografiche italiane. Si delinea così un atteggiamento più preciso su un tema su cui non erano mancate, in tempi recenti, alcune polemiche.

Sky acquisterà i diritti di gran parte dei film prodotti nel corso del prossimo biennio per trasmetterli sui suoi dieci canali dedicati al cinema; in sintesi è questo il contenuto dell'accordo siglato nei giorni scorsi nella sede dell'Anica, a Roma, da Api (Associazione Produttori Indipendenti), Unpf (Unione Nazionale Produttori Film) e Sky, alla presenza del Ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani.

Per effetto dell'accordo, Sky si impegna ad acquisire i diritti dei film italiani che hanno superato le 25.000 presenze nelle sale: si tratta di circa il 50% dei film usciti, che corrispondono al 98% degli incassi totali. Come riportano diverse agenzie di stampa, Sky inoltre si riserva la possibilità di acquistare anche alcuni film che si sono fermati al di sotto della soglia minima, per contribuire alla promozione e alla visibilità di opere non "di cassetta" ma di qualità.

È previsto un contributo da un minimo di 75.000 euro per i film con 25.000 spettatori a un massimo di 1.800.000 euro per film che hanno superato i 4 milioni di spettatori. Per ciascun film pre-acquistato, l'investimento minimo sarà di 200.000 euro. Nel complesso, l'accordo prevede l'acquisto da parte di Sky di circa 60 film all'anno.

L'accordo va probabilmente interpretato anche come un tentativo di raggiungere fin d'ora intese più definite con le associazioni del mondo cinematografico, dato che si delinea alla distanza (ma in un tempo non troppo lontano, va precisato) la minaccia di un ingresso di Mediaset anche nel campo del cinema a pagamento, mediante il digitale terrestre.

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