Sky Italia: anche la nostra Authority approva

Via libera anche dall’Autorità presieduta da Enzo Cheli alla fusione nel campo delle pay-tv, già approvata in sede di Antitrust europeo.

L'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) presieduta da Enzo Cheli ha ritenuto adeguate le condizioni poste dalla Commissione Ue per il via libera (naturalmente condizionato) all'operazione di fusione tra Stream e Telepiù che farà nascere Sky Italia. Secondo una nota diffusa dall'Agcom, infatti, gli impegni chiesti dalla Commissione Ue per autorizzare la fusione "appaiono allo stato attuale idonei ad assicurare sufficienti condizioni di concorrenzialità e pluralismo nel settore delle comunicazioni sonore e televisive".

Poche settimane fa era stata - lo ricordiamo - l'Antitrust europeo di Mario Monti a dare un via libera condizionato all'acquisto da parte della News Corp di Rupert Murdoch dal gruppo francese Vivendi della tv a pagamento italiana Tele+ (un accordo da 900 milioni di euro). Telecom Italia, attualmente azionista di Stream, avrà una quota di minoranza del 19,9% nella società che nascerà dalla fusione, appunto Sky Italia.

La nuova pay-tv dovrà rispettare dei limiti temporali nei contratti con i fornitori di contenuti. I contratti per il calcio avranno un limite di due anni, quelli con le società che producono film di tre anni. Ora l'Authority di Cheli si riserva "di adottare gli eventuali provvedimenti di competenza" riguardo alla procedura di dismissioni delle reti terrestri, una delle condizioni indicate dalla Ue per il via libera e punto fondamentale sul piano anche della Tv via etere italiana. L'Autorità conferma infine di attendersi che le parti completino gli adempimenti richiesti da Bruxelles.

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