Sky: pioggia di notizie

Parte l’ormai noto canale Sky Atlantic, che debutta con tante serie, fra cui “Game of Thrones”, “Boardwalk Empire”, “True Detective” e ‘House of cards’. Poi accordo on Hbo, partenza ufficiale di Sky Online e sconfitta nella causa con la Siae.

Sky Italia e HBO hanno siglato un accordo per la trasmissione in esclusiva delle produzioni firmate dalla prestigiosa Tv via cavo americana. Grazie a questo accordo, HBO consolida la sua presenza in un mercato strategico come quello italiano e Sky - con il nuovo canale Sky Atlantic HD - in partenza fra pochi giorni -diventa la casa in Italia dei contenuti di uno dei più importanti brand di intrattenimento a livello mondiale, con un nuovo significativo investimento pensato per portare sempre più valore nelle case dei propri abbonati.

Sky Atlantic HD debutta così con alcuni tra i titoli HBO più attesi dagli appassionati di tutto il mondo, come la quarta stagione delle pluripremiate e acclamate 'Game of Thrones' e 'Boardwalk Empire'. Nei prossimi mesi, poi, debutteranno sugli schermi italiani, solo per gli abbonati Sky, nuove produzioni come 'True Detective', con il recente vincitore del premio Oscar Matthew McConaughey, 'Banshee', la serie firmata dal creatore di 'True Blood' e 'Hello Ladies', l'irriverente serie ideata e interpretata dal popolare attore britannico Stephen Merchant.

Si rinnova e si rafforza in questo modo una partnership che permetterà a Sky di offrire ai propri abbonati in esclusiva tutti i contenuti Hbo, dai titoli in prima visione a quelli di library: serie Tv, docu-film, mini serie e Tv movies. L'esclusiva in Italia riguarda tutte le piattaforme e tutti i device e le produzioni Hbo saranno visibili anche su Sky Go e Sky On Demand.

Home Box Office, Inc.. è l'azienda produttrice di programmi televisivi premium di proprietà della Time Warner Inc. nonché la pay-tv di maggior successo al mondo, che distribuisce ben due servizi televisivi - HBO e Cinemax - ad una platea mondiale di circa 127 milioni di abbonati. Questi servizi offrono i più popolari prodotti video on-demand su abbonamento grazie a HBO On Demand e Cinemax On Demand, oltre a Hbo Go e Max Go, feed HD e numerosi canali. A livello internazionale, le reti televisive targate HBO, insieme ai prodotti on demand offerti da HBO On Demand e HBO Go, portano i servizi HBO in oltre 70 Paesi. I contenuti di HBO e Cinemax vengono venduti in oltre 150 Paesi in tutto il mondo.

Parte in queste ore anche Sky Online, il nuovo servizio che dà accesso sui principali dispositivi connessi a internet, in streaming, a una selezione della ricca offerta Sky. Pensato per chi non è ancora abbonato Sky, o non può installare la parabola, il servizio si rivolge in particolare alla platea dei “nativi digitali” e a chi utilizza la rete come principale modalità di accesso al proprio intrattenimento. Per chi è già cliente Sky, infatti, tutti i programmi di Sky Online (e molto altro ancora) sono già inclusi nell'abbonamento, senza costi aggiuntivi.

Sky Online rompe le regole del gioco tra i servizi OTT. Al contrario di altre offerte a ticket mensile presenti sul mercato, infatti, punta sulla freschezza e la qualità dei titoli di Cinema e Serie Tv e sui migliori eventi sportivi internazionali, dando un accesso immediato, flessibile e senza vincoli, ai programmi, a casa e in mobilità.
Sky Online ha due diverse modalità di offerta: i “ticket mensili” Cinema e Serie Tv, rinnovabili di mese in mese e disattivabili a piacimento, all'approssimarsi della scadenza; i “ticket evento” Sport, con match, week end sportivi e tornei acquistabili singolarmente dopo una semplice iscrizione al servizio.

Sky Online è da subito visibile su alcuni fra i dispositivi connessi a internet più diffusi sul mercato: Pc/Mac, iPad, i principali tablet Samsung e le Smart Tv Samsung (modelli 2012-13). PlayStation 4 e PlayStation 3 debutteranno entro il 9 aprile ed entro l'estate il servizio sarà disponibile anche su Xbox.
A uno stesso account Sky Online possono essere associati più dispositivi, fino a un massimo di 3, e il servizio è fruibile su uno solo di questi alla volta.

Sky è invece risultato sconfitto nella causa con la Siae sull'equo compenso per gli Autori di cinema. L'emittente satellitare aveva eccepito l'incostituzionalità dell'articolo 46 bis della legge sul diritto d'autore e aveva citato in giudizio la Siae, rifiutandosi di pagare l'equo compenso agli Autori delle opere cinematografiche trasmesse sui canali digitali, satellitari e sul web.

“È un passo fondamentale - si legge in una nota del Consiglio di Gestione Siae - perché riguarda in prima istanza gli Autori di cinema e più in generale tutti gli Autori. Sky aveva sostenuto l'incostituzionalità dell'equo compenso, mentre il Tribunale ha sancito la piena legittimità dell'operato Siae e ha accertato come dovuto il compenso agli Autori cinema da parte dell'emittente televisiva, rimettendone la determinazione alla procedura di arbitraggio prevista dall'articolo 46 bis”.

“Si conferma quindi che la vittoria di Siae è di grande rilevanza sia perché costringerà Sky a pagare (anche per l'omesso equo compenso agli Autori nel periodo dal luglio 2010 al dicembre 2012), sia soprattutto perché viene riconosciuto, in maniera chiara e inequivocabile, il meccanismo di arbitraggio che è la strada giusta e corretta da seguire. Strada che Siae ha già percorso ottenendo anche su tale fronte un rilevante successo nei confronti di Confidustria SIT (Servizi Innovativi e Tecnologici). Proprio il contenuto di tale ultimo lodo dovrà essere rispettato da tutte le emittenti”.

Altro commento in merito quello di Nuovo Imaie:

“Con la sentenza pubblicata in questi giorni in relazione alla causa Sky - Siae, il Tribunale di Milano conferma il principio dell'irrinunciabilità dell'equo compenso per copia privata trattandosi di compenso diverso da quello oggetto del procedimento.
'Questa sentenza conferma quanto da sempre da noi sostenuto - dice il Presidente Nuovo Imaie Andrea Miccichè - , ovvero che l'equo compenso per copia privata è un diritto indipendente e diverso dagli altri diritti riconosciuti agli artisti, interpreti ed esecutori ai quali, quindi, spetta un diritto irrinunciabile all'equo compenso per copia privata a prescindere da qualsiasi diverso accordo in merito. La sentenza fa quindi luce su una questione fondamentale, confermando che anche a fronte di una eventuale cessione del diritto all'equo compenso per copia privata, gli artisti interpreti esecutori mantengono comunque la piena legittimazione a ricevere la quota di copia privata di loro spettanza”.

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