Forse avrebbe fermato tutto anche il cambio di Governo; in ogni caso anche il Consiglio di Stato ha detto ‘stop’ alla famosa ‘gara’ di Gentiloni per le frequenze Tv ‘libere’ (se poi tali erano…), riservata a troppo poche emittenti…
Ecco i particolari della sentenza nel resoconto del 'bollettino'Frt 'Radio & Tv Notizie':
«Di fatto una pesante sconfessione per chi, nonostante tutto, aveva voluto emanare un discriminatorio bando di assegnazione di frequenze (considerando solo le Tv nazionali analogiche minori ed escludendo tutti gli altri operatori), la quasi totalità delle quali peraltro già legittimamente esercite da diverse emittenti. È questo l'effetto della decisione del Consiglio di Stato che, accogliendo un ricorso di 3Lettronica Industriale (la società concessionaria televisiva di H3G), ha annullato una precedente decisione del TAR del Lazio, con la motivazione che "il ricorso appare sostenuto da sufficiente fumus boni juris, in quanto la preclusione alla partecipazione alla gara per l'assegnazione delle frequenze prevista per gli operatori "digitali" appare irragionevole e idonea a creare una asimmetria competitiva al contrario, né trova riscontro in espresse disposizioni legislative".
Tutto da rifare quindi (al Ministero le buste dei partecipanti alla gara non sono state nemmeno aperte), se si intenderà eventualmente "rifare". Ma in tal caso non si potrà non tener conto di una decisone, quella del Consiglio di Stato, che apre una strada (anzi un'autostrada) a tutte le istanze avanzate da altri soggetti inopinatamente discriminati, in primis le Tv locali, le cui richieste, promosse dalla FRT, erano state respinte in prima istanza dal TAR».