Sottile e Nuzzi a confronto

Abbiamo atteso di vedere i due programmi di cronaca ‘nuovi’ dell’attuale stagione Tv per metterli a confronto. Uno è nuovo solo nel conduttore (’Quarto Grado’ su Rete 4), l’altro ha un conduttore collaudato ma è una novità per La7…

Con la messa in onda, martedì sera, di 'Linea Gialla' (La7) condotto da Salvo Sottile, si è incastrato l'ultimo pezzo del puzzle dei talk show del palinsesto autunnale, ed in particolare dei talk sui delitti irrisolti, di cui è capofila 'Chi l'ha visto?'. In realtà quest'ultimo programma nasce con l'obiettivo di trattare i casi di persone scomparse per evolversi poi, anche per lo sviluppo che hanno assunto alcuni 'casi', in programma che affronta casi di cronaca, come ad esempio è successo per Yara Gambirasio, cercata a lungo prima di essere trovata morta.

Sottile, che ha debuttato una settimana dopo il “concorrente” Nuzzi al quale ha lasciato 'Quarto Grado', ha cercato di smarcarsi dal precedente programma, tentando un approccio meno voyeristico e aggressivo, scansando i sensazionalismi e lasciando maggiore spazio a esperti, tra medici legali, criminologi, sociologi, giornalisti di cronaca nera.

Le scenografie si somigliano abbastanza con una postazione centrale del conduttore e il pubblico intorno, che però gli scenografi di Sottile dispongono a circolo, in un'arena ed in un contesto più elegante, mentre per Nuzzi c'è la disposizione classica, frontale, conduttore-pubblico e gli ospiti ai lati. Quest'ultimo nell'ultima puntata andata in onda si è concentrato su casi che coinvolgono esclusivamente vittime femminili, un po' per la cronaca e un po' forse per associare il tema del programma alla campagna contro la violenza sulle donne che invita il pubblico ad inviare una propria foto con una scarpa rossa, simbolo della campagna.

Se la conduzione più efficace e coinvolgente è quella di Sottile, che entra subito nel ritmo del programma, cattura la telecamera con i primissimi piani del suo sguardo e tende ad evitare l'accanimento che aveva in 'Quarto Grado', anche se tende ogni tanto tende ad enfatizzare, Nuzzi è più “freddo”, a volte in ritardo ma riesce a dare il meglio nelle interviste dirette agli ospiti in studia, proprio quando incalza l'intervistato, con i ritmi e i tempi giusti (da bravo 'mastino Tv').

Nuzzi, dicevamo, è arrivato prima di Sottile, con il debutto del 6 settembre ed una seconda puntata il 13 intitolata “La strage delle donne”, con i casi di Melania Rea, Roberta Ragusa, Katia Tondi, Valentina Salomone e Yara Gambirasio, ed una ricostruzione del caso del “Mostro di Lodi”, il presunto assassino della diciottenne Lavinia Simonia Ailoaiei.

Essendo 'Quarto Grado' e 'Linea Gialla' due programmi su casi di cronaca, c'è il rischio del doppione; Sottile, che arriva in video una decina di giorni dopo Nuzzi, affronta i casi di Valentina Salomone (anche lui con i genitori in studio ma, in più, con l'inviato collegato con le sorelle della vittima), Yara Gambirasio, Melania Rea, Emanuela Orlandi. Ma 'Linea Gialla' si differenzia dal programma concorrente per un'impostazione più attenta alla cronaca, più legata al “sociale” con il caso del professore di Saluzzo (anche se indirettamente legato ad un caso di suicidio) o il caso delle morti sospette dei quindici ricercatori dell'università di Messina, affrontato in un buon servizio giornalistico.

Il collega gioca la carta di un'intervista esclusiva, per il caso Salomone, ad una delle ragazze che era alla festa dopo la quale Valentina Salomone è stata trovata morta suicida, ma è un suicidio che solleva alcuni dubbi.

Per ''Linea Gialla' però non riesce a decollare l'interattività con il pubblico cercata soprattutto tramite i social network. Nonostante i ripetuti appelli del conduttore a chiamare - e in queste fasi il programma ricalca il modello di 'Chi l'ha visto'? - la telefonata in studio da parte degli spettatori è solo una, ma bisogna dare ancora un po' di tempo al programma (nuovo, appunto). Un altro aspetto negativo è la durata eccessiva, due ore e cinquanta minuti.

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