‘Sotto copertura’: una ‘Gomorra’ in salsa buonista

"Sotto copertura", in onda lunedì 2 e martedì 3 novembre su RaiUno, era una miniserie in due puntate con un tema scontroso e difficile come quello della camorra e in particolare quella di Casal di Principe (proprio). La vicenda è ispirata ad un fatto vero: la cattura del boss del clan dei Casalesi Antonio Iovine, detto "O’ ninno", avvenuta nel 2010 da parte della Squadra mobile di Napoli. Claudio Gioè è il protagonista nel ruolo del Commissario Michele Romano. Il nome è di fantasia, ma viene nei fatti riproposta la figura del vero commissario della Squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani, a cui va il merito di aver catturato il boss, dopo quindici anni di latitanza a Casal di Principe.

La fiction si propone di fare emergere il lavoro della Squadra Mobile nell’identificare il covo di Iovine e poi la sua cattura in uno dei rari momenti di ‘eversione’ dalla tana. Nella miniserie il racconto legato alla cattura del boss si intreccia con quello di una storia d'amore, che sarebbe pure realmente avvenuta.

La protagonista di questa love story è la ‘vivandiera’ di Iovine Anna Corradi (Dalila Pasquariello, già Miss e annunciatrice di RaiTre!) che con il giovane Emilio (Filippo Scicchitano) alla fine rifugge dalla criminalità in una conversione al bene che contiene un messaggio di speranza. Il problema è che la dimensione amorosa tende talora a prendere il sopravvento sul resto della narrazione.

Se l'elemento amore di solito è il “sale” che condisce molte fiction o serie di successo di RaiUno, in questo caso si tratta di una fiction che ha come storia principale il lavoro della Mobile e la cattura di Iovine. Si notano poi delle piccole sbavature che fanno pensare ad una tendenza al risparmio, come alcune comparse che si vedono ripassare nelle varie scene e una certa difficoltà a creare suspense nei momenti di maggiore tensione della storia.

La miniserie ha comunque conquistato il pubblico. La prima puntata è stata vista da 5.849.000 spettatori, il 21.75% di share, la seconda il 24.14. Su Canale 5 la penultima puntata della concorrente «Squadra Antimafia 7» ha ottenuto lunedì una media di 3.434.000 spettatori (13,35%), penalizzata la successiva fiction di martedì di Canale 5, la nuova (e pur ‘carina’) ‘I misteri di Laura’ (10% circa).

La miniserie "Sotto copertura" è diretta da Giulio Manfredonia, noto al cinema soprattutto per alcune commedie brillanti di un certo successo, con la sceneggiatura di Salvatore Basile e Francesco Arlanch. Nel cast Guido Caprino (il boss Antonio Iovine), Iaia Forte (l’inflessibile magistrato che deve dare il via libera al Commissario), Raffaella Rea e i citati Dalila Pasquariello e Filippo Scicchitano. La sigla finale è del rapper Lucariello (Luca Caiazzo) con il brano "Miettice ìa faccia".

La produzione è Rai Fiction - Lux Vide di Luca e Matilde Bernabei e qui si capiscono un bel po’ di cose: la confezione è molto abile (Lux Vide non è certo specializzata nel ‘crime’ ma non lavora mai in modo ‘sciatto’), la storia vista quasi da una parte sola (quella della Polizia, concedendo molto anche al lato umano del Commissario e di tutti i suoi collaboratori), la salsa è necessariamente buonista, perché appunto è una produzione Lux Vide (quella di ‘Don Matteo’) e perché siamo pur sempre su RaiUno. Sono tutti molto buoni e anche belli, pur nelle varie difficoltà che affrontano, e neppure Iovine sembra così cattivo. La popolazione locale applaude coralmente al blitz che cattura il boss.

Tutto un po’ ‘eccessivo’, verrebbe da dire, ‘Gomorra’, col suo cinismo realista, è lontana anni luce. Però la confezione era buona, la causa ottima, la regia abile, gli interpreti abbastanza convinti.

Una serata vincente, allora, su RaiUno, completata, a seguire, da un’eccellente puntata di ‘Petrolio’, di Duilio Giammaria, la prima della nuova serie del programma. Il tema dei Beni Culturali è stato affrontato con molti bei servizi, con un sobrio intervento in studio del ministro Franceschini e con alcune idee vincenti. Su tutte quella di mandare Vauro come inviato nel Kurdistan iracheno: una ‘trovata’ che da sola vale la serata.

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