‘Sottocasa’: non si butta via niente

“Sottocasa” chiude, ma i vertici Rai prevedono di sfruttarne la macchina produttiva per studiare un nuova serie che sia una sorta di ‘spin-off’.

Il pubblico ha tradito "Sottocasa", la fiction che da qualche mese andava in onda su RaiUno dopo il Tg1 della fascia meridiana. Negli ultimi tempi lo share era calato di cinque punti rispetto alla media della precedente stagione, ma, deciso lo 'stop' alla produzione, ecco che la dirigenza Rai, per non sprecare le risorse già investite per la serie in questione (il contratto con la Videa per la produzione non poteva concludersi così drasticamente, a pochi mesi dalla partenza), ha pensato ad uno spin off.

La Rai a suo tempo aveva ordinato alla stessa Videa, la società produttrice della fiction, 310 puntate da 25 minuti l'una, per un costo complessivo di 25 milioni e 130 mila euro. Purtroppo, non si arriverà alla messa in onda della 310ma. Il numero 129 è stato fatale per la fiction: proprio alla 129ma puntata, visto quel 9,47% di ascolto medio rispetto al 14,27% della scorsa stagione, Fabrizio Del Noce, direttore di RaiUno, ha deciso di fermare la programmazione, con la piena approvazione del Cda (in particolare di Giancarlo Leone, vicedirettore generale Rai per il coordinamento dell'offerta).

Agostino Saccà, direttore di Raifiction che aveva cercato in precedenza di 'salvare' "Sottocasa", difende tuttora il programma e fa sapere che si ritenterà l'operazione, sia pure con qualche modifica al prodotto. "Le indagini di marketing ci dicono che l'idea è piaciuta - ha detto Saccà - . Occorre forse una dose maggiore di melò e una minore di sociale. 'Sottocasa' non era un insuccesso. Andava in onda in una "fossa delle Marianne" dell'ascolto, a causa di una concorrenza decisamente agguerrita".

Il produttore Sandro Parenzo della Videa, su richiesta della Rai, farà preparare nuove sceneggiature sempre ambientate nel quartiere di "Sottocasa" con alcuni dei protagonisti della serie. Il cambiamento consisterà nel volgere tutto nella direzione del comico o del drammatico (dipenderà dai risultati dei numeri zero) o addirittura nel mischiare i due generi. Parenzo tiene a sottolineare che "la sperimentazione sarà a costo zero per la Rai".

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