Sportitalia lascia l’analogico

Da stanotte il segnale di Sportitalia, cone preannunciato, sparirà dai teleschermi in analogico. I canali saranno riconvertiti al digitale DVB-H con gestione di Mediaset e ‘affitto’ a Tim, Vodafone e altri. Ma non è tutto così semplice…

Sportitalia, nonostante il suo nutrito numero di spettatori, da stanotte non sarà più visibile in analogico. Sono gli effetti del recente acquisto delle quasi 500 frequenze dell'emittente da parte di Mediaset; il Biscione è obbligato a utilizzarle per il lancio della propria dorsale in Dvb-H (la tv digitale sui telefonini). Ma la realtà si discosta leggermente: ecco cosa succederà alla mezzanotte di oggi.

Gli impianti principali in Italia (il 39 di Valcava, il 38 di Monte Cavo e il 50 di Colle della Maddalena) non funzioneranno più in modalità analogica: sul primo sarà diffuso il secondo bouquet di Mediaset (che era sul canale 43 dalla stessa postazione) e sul terzo ci sarà D-Free (che era sempre sul 43). Questi scambi porteranno le prove tecniche a essere diffuse in Lombardia sul canale 43, così come in buona parte del Piemonte, e nel Lazio centrale, sul 38.

Progressivamente tutte le frequenze di Sportitalia saranno prima "annerite" poi convertite. Se la frequenza a disposizione non dà garanzie di sicurezza per la ricezione in movimento oppure è fuori dal range di ricezione dei cellulari (limitato dal 21 al 55 per evitare problemi al servizio Gsm) verrà scambiata prima con le risorse del multiplexer D-Free, oppure con i due bouquet Mediaset oppure anche con le reti analogiche. Un piccolo terremoto, quindi, che nel caso di cambi analogici rischia di provocare qualche problema anche agli utenti (il decoder si aggiorna semplicemente ripetendo la scansione dei canali).

Il Dvb-H si conferma quindi come momento trainante del mondo televisivo italiano: da una parte H3G con la sua rete quasi definita (si parte il 9 giugno con almeno 136 frequenze, in gran parte già operative), dall'altra Mediaset che ha già accordi per cedere metà della sua capacità di diffusione a Tim e Vodafone. Al palo sembrano rimanere Rai e La7, nonostante l'adiacenza di quest'ultima proprio con il massimo gestore di telefonia mobile in Italia e nonostante il fatto che la concessionaria pubblica sia stata la prima a utilizzare il Dvb-H in Italia.

Tuttora sono in corso test della Rai, infatti, sull'area torinese, mentre ce n'erano stati anche di Mediaset (sempre a Torino) e di La7 (a Sestriere). Ancora non inserita in questo nuovo business è anche Wind, ma le novità si susseguono a ripetizione. Basti pensare che la Rai sta cercando risorse per il Dvb-H per le quattro città principali (Roma, Milano, Napoli e Torino), più Cagliari.

E SportitaliaO Prosegue la diffusione ma con una forza molto minore: solo in digitale - e sia pure in chiaro - sul satellite (Sky) nonché via DTT, nel bouquet di D-Free (Oliviero Dellerba).

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