Dopo lo ‘stop’ imposto dalle Autorità di controllo sui media all’acquisizione del ‘pacchetto televisivo’ Prosieben Sat 1, il gruppo tedesco Springer prova a ‘riformulare’ l’operazione in termini un po’ più ‘modesti’…
Potrebbe essere la mossa risolutiva per accedere al mercato televisivo federale quella fatta dal colosso dell'editoria tedesco Axel Springer, che si è detto disponibile a rinunciare ad una parte del pacchetto ProSieben Sat.1. Così facendo almeno uno degli ostacoli opposti all'operazione dalla commissione federale garante per le comunicazioni (Kek) potrebbe venir aggirato. Lo dimostra la dichiarazione del presidente della Kek, Ulf BOEge, intervenuto dai microfoni dell'emittente radiofonica Ndr con sede ad Amburgo, che definisce salutare per la concorrenza nel settore mediatico la scelta di Springer di tenere per sé solo Sat 1, permettendo ad un terzo polo di vivacizzare il mercato tedesco.
La vendita di ProSieben permetterebbe di spezzare il duopolio Bartelsmann-Springer, praticamente quasi stagnante, e "produrrebbe un miglioramento tale da compensare le rimanenti riserve" sulla fusione, ha ammesso BOEge, che però insiste sulla necessità che l'editore tedesco alieni la ProSieben prima che l'Antitrust conceda l'autorizzazione all'acquisto. Questo perché, ha spiegato BOEge, la legge non prevede si possa dare il nulla osta ad un'operazione vincolata ad un movimento finanziario successivo. La Kek deciderà nei prossimi giorni sul da farsi e, anche se il termine per la risposta definitiva dell'Autorità scadrà il 20 gennaio, l'esito della valutazione potrebbe arrivare prima.
Intanto ProSieben Sat1, che non ha preso parte alla riunione tra il gruppo editoriale tedesco e l'Antitrust, fa sapere dalla sua sede di Monaco di voler verificare la realizzabilità dell'opzione Springer, senza però diffondere dettagli più precisi. Circola voce nel settore che attualmente la presidenza del gruppo, attualmente di proprietà americana, non sarebbe propensa ad accettare una liquidazione parziale.