Una testimonianza diretta dagli States sulla ‘grande giornata’ dello sport, del costume, dei media e della vita americana da poco trascorsa.

Alla fine, la partita tra i Colts di Indianapolis (Indiana) e i Saints di New Orleans (Louisiana) per la finale del campionato di football americano si é ridotta ad una sfida politica tra i democratici che tifavano per i Saints ed i repubblicani per i Colts.
Allo stadio di Miami, Florida, i democratici si sono presi la rivincita dopo la batosta subita in Massachusetts, dove un repubblicano ha conquistato il seggio al Senato, tradizionalmente un bastione democratico della famiglia Kennedy.
Con la vittoria dei Saints per 31 punti contro i 17 dei Colts, anche la Casa Bianca ha riacquistato le speranze. Il presidente Obama ha organizzato una festa che ha definito “bipartisan”, ma l'agenzia Reuters ha rivelato che, in fondo, il presidente Usa tifava per i Saints.
Il motivo del “taglio” politico di questo 44mo campionato é da ricercarsi nel fatto che nessuna delle due squadre ha un grande seguito tra i tifosi. Questa é la prima volta che i Saints vincono la coppa (bowl). Ad ogni modo, la trasmissione in diretta televisiva sulla Cbs ha attirato un'audience da record con circa 106 milioni di spettatori.
Come al solito, il Super Bowl é famoso tra tifosi e non, anche per la tradizionale cena a base di junk food (hot dogs, Buffalo wings, chips, ecc.) e birra, ma soprattutto per gli annunci pubblicitari pagati a 2,8 milioni di dollari per 30 secondi (2,5 milioni per le societá che hanno acquistato piú annunci), il che rappresenta un risparmio al confronto dei 3 milioni di dollari dell'anno scorso per meno pubblico. La crisi economica ha anche fatto cambiare la strategia pubblicitaria: dalla semplice promozione del brand (tipo Carosello) alla spinta per le vendite.
Secondo gli esperti, quest'anno non é emerso nulla di trascendentale, ma ci sono stati alcuni annunci divertenti tra i 57 Tv spots trasmessi (alcuni ripetuti piú volte). É ormai consolidato il fatto che, durante il Super Bowl, gli spot che conquistano il pubblico sono quelli piú divertenti.
Secondo il sito dell'Nfl, la lega del football americano, tra i top 10 ci sono: E*Trade, la stessa Nfl, Budweiser (due tipi), Volkswagen, Doritos (due tipi) , Google, Coca Cola e Career Builder. A mio parere, l'annuncio piú sorprendente é stato quello di 15 secondi della stessa Cbs per il suo programma notturno “The Late Show” che aveva come testimone il presentatore, David Letterman, seduto vicino al suo piú acerrimo nemico, Jay Leno, il presentatore del programma concorrente e con piú audience, “The Tonight Show”, su Nbc.
Seduta tra i due vi era la popolare presentatrice Oprah Winfrey, e tutti mangiano patatine fritte. Protesta Letterman: “Questa é la peggior festa per il Super Bowl della mia vita”. Interviene Winfrey: “Dave, ora fa il bravo”. Risponde Leno: “Lui protesta solamente perché sono qua io”.
Molti hanno pensato che si trattasse di effetti speciali, ma l'agenzia (Burnett) ha confermato che Leno era arrivato da Los Angeles a New York per registrare lo spot due settimane prima e di essere riusciti a tenere l'operazione segreta.
Un altro spot divertente, ma non tra i top 10 del sito Nfl, é stato quello dell'anziana attrice Betty White per Snickers (dove fa la parte di una giocatrice di football americano).
Gli spot della Doritos ed E*Trade erano divertenti, ma sicuramente sono saliti tra i top 10 perché utilizzavano rispettivamente un cane e dei baby: due elementi di sicuro successo. Divertente anche quello della Doritos in cui un bambino sui 5 anni schiaffeggia lo spasimante della madre single mentre questo prende un chip dal vassoio e lo minaccia: “Tieni le mani lontane dalla mia mamma e dai miei Doritos”.
Per concludere, una breve nota sul tifo politico. New Orleans é vista come una cittá liberale-progressista, multi-etnica che attrae un elettorato democratico. Indianapolis, nel mid-west, é vista come un centro conservatore, cristiano ortodosso dove la gente é armata fino ai denti e vota repubblicano.