Una sit-com che affronta il tema dell’integrazione in toni ironici e al limite del surreale, tramite le vicende della famiglia italo-indiana Ragalan e del suo ristorante “Sweet India”. Ma va in onda solo il sabato mattina, d’estate, su RaiDue…
Doveva andare in onda in primavera, dal lunedì al venerdì su RaiDue, invece è finita nella programmazione del sabato mattina alle 11. Un orario "difficile" (per giunta d'estate) e che sembra anche 'sprecato' per una sit-com che la Rai dedica al tema dell'integrazione tra culture, in particolare quella italiana con quella indiana.
"Sweet India" è il nome del ristorante indiano della famiglia Ragalan. Il padre (Francesco Foti) è un indiano di madre inglese, la madre (Edi Angelillo) è italiana di religione cattolica ma con "sconfinamenti" nell'induismo, il nonno indiano (Shel Shapiro) è un vecchio saggio che gira per il ristorante del figlio recitando mantra e dispensando proverbi di un'improbabile tradizione indiana del tipo "il tempo è come il pomodoro, se lo passi in fretta non sa di niente". Fanno parte della famiglia tre figli, dai 14 ai 20 anni, divisi tra tradizioni e stile di vita a metà tra oriente ed occidente.
La famigli Ragalan rappresenta la contraddizione di vivere in una contesto sociale, quello occidentale, con un occhio a quello orientale: nella cucina del ristorante c'è un altarino con l'immagine del dio ganesh, due forni tandoori, ma nel cortile c'è una Vespa anni 50 e i giovani figli, nonostante gli insegnamenti del padre, ancora attaccato alla tradizione tramandatagli dal padre indiano, si sentono profondamente occidentali.
Riccardo Donna, regista di sit-com e fiction, spiega com'è nata "Sweet India: "Film come 'Monsoon wedding', 'East is East' o 'Sognando Beckam', che avevo visto molto prima di pensare alla nostra sit-com, raccontano come dovrebbe essere vissuta l'integrazione. Quelli sono film realistici, il taglio che abbbiamo voluto dare a 'Sweet India' è invece quello di un lavoro sopra le righe, al limite del surreale, non facile da realizzare perché gli attori devono essere molto ironici".
"Sweet India" è ideata e scritta da Stefano Sarcinelli, Carola Silvestrelli e Adelmo Togliani, è prodotta da RaiFiction e Rai O.O.P. Innovazione, appunto per la regia di Riccardo Donna.