Tantissime notizie in breve

Ci sono voluti cinque anni e diverse tappe intermedie, ma la Regione Emilia-Romagna ha finalmente pubblicato i primi bandi a sostegno del cinema e dell'audiovisivo: sono due, per un totale di un milione 160 mila euro e la scommessa tutta da vincere di rilanciare il comparto dell'audiovisivo.

«È una tappa importante di un lungo percorso iniziato con la Legge sul cinema - ha osservato Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura - , ma si tratta di una fase di rodaggio, in attesa di poter decollare a pieno a febbraio 2016, quando al festival di Berlino presenteremo tutte le opportunità che offriamo a chi vuol venire a girare qui, contando per allora su un budget di 3 milioni».

Dei due bandi, il primo da 760.000 euro è rivolto a imprese, nazionali e internazionali, che prevedano almeno sei giorni di riprese nella regione e il 30% di costi sostenuti sul territorio, con un massimo di 150mila euro per opera. Sono invece 400mila i fondi del secondo, riservati alle sole imprese della regione, che potranno comunque partecipare a tutti e due i bandi, seppur con progetti diversi.

Per tutti la scadenza per le domande è il 26 agosto.

 

È improvvisamente mancato a Roma, a pochi giorni dal suo novantesimo compleanno, l'attore Jacques Sernas, icona degli anni ‘50 del cinema internazionale.

Nato in Lituania si rifugiò con la famiglia quasi subito in Francia per motivi politici. Iniziò la sua carriera di attore subito dopo la guerra. Aveva girato più di 40 film e alcuni sceneggiati televisivi con i più grandi registi degli anni ‘50 e ‘60 e fu chiamato anche ad Hollywood.

Per la nostra Televisione, in specifico, negli anni ‘80 ha condotto su RaiTre il programma educativo ‘Una lingua per tutti: il francese’ e ha preso parte anche a diverse fiction, tra cui ‘Il maresciallo Rocca’ e ‘Papa Giovanni’.

 

Le antenne abusive del Monte Cero (zona colli Euganei), in Veneto, sono state abbattute. Sono rimaste solo alcune postazioni sulle quali gravano ricorsi e contenziosi, ma la situazione sembra ormai al capolinea e la fisionomia del Cero sta già cambiando in modo deciso. C’è un maxi traliccio che accoglierà tutte le emittenti ormai finito e gran parte delle antenne sono state installate sulla nuova struttura. C’è stato, in effetti, un certo ritardo, a causa di alcune problematiche legali fra i gestori delle antenne e la nuova proprietà, che gestirà il sito per i prossimi anni. Ora però tutto sembra essere andato a posto.

 

Telecom Italia informa che è stato depositato il dispositivo della decisione del Consiglio di Stato relativo al ricorso presentato da Persidera S.p.A. (già Telecom Italia Media Broadcasting) per la riforma della sentenza del T.A.R. Lazio sulla mancata assegnazione a TIMB di una ulteriore frequenza nel processo di conversione delle reti dall’analogico al digitale (un altro mux, dunque)

Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza di primo grado nella parte in cui ha respinto o disatteso le censure prospettate da Persidera avverso le determine ministeriali di assegnazione delle frequenze, alla luce del contrasto con la delibera AGCom 181/09/CONS. Al fine di decidere i restanti profili dell’appello ha invece disposto la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sospendendo il giudizio.

 

Alla fine la Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato ha approvato il conferimento del mandato ai relatori Enrico Buemi (Socialisti-autonomie) e Raffaele Ranucci (Pd) sul disegno di legge di riforma della governance della Rai, che passa dunque all’aula. La cosa quasi sorprendente della situazione è che le forze politiche presenti ai lavori della Commissione hanno votato tutte a favore, compreso il Movimento 5 Stelle. Astenuto il solo Augusto Minzolini, senatore di Forza Italia ed ex direttore del Tg1.

Si tratta comunque solo della prima fase dei lavori su questo importante provvedimento che, dopo il rinvio delle riforme istituzionali, potrebbe andare in approvazione al Senato prima della pausa estiva, per poter poi rinnovare i vertici Rai entro breve tempo (Gubitosi ha terminato il proprio mandato). Il consenso generale (che potrebbe però essere provvisorio) deriva dal lavoro del sottosegretario Giacomelli, che ha ammorbidito e ‘limato’ il testo, fino al punto che il provvedimento riforma poco, alla fine, prevedendo più che altro la nuova figura dell’AD ma con poteri non certo ‘assoluti’.

 

Aveva 71 anni Franco Scaglia, morto nei giorni scorsi nella Capitale. Scrittore, giornalista, autore di teatro, premio Campiello, Scaglia - nato a Camogli, in Liguria - è stato per quarant'anni dirigente Rai, a lungo presidente di Rai Cinema e del Teatro di Roma.

In Rai Scaglia ha condotto la rubrica culturale del Gr1 "Il Circolo Pickwick " ed è stato coautore di "Effetto notte", in onda su RaiUno, di "Casablanca" in onda su RaiDue, e de "La biblioteca ideale" e "Il giardino di Oz" in onda su RaiTre.

 

L’emittente televisiva cosentina Teleuropa ha attivato la procedura di riduzione del personale che prevede il licenziamento collettivo di 11 degli attuali 22 dipendenti. L’azienda imputa la decisione alla “situazione finanziaria estremamente grave, con gravissimo rischio occupazionale, in caso di fallimento e chiusura definitiva”. Secondo Carlo Parisi, esponente della Federazione della Stampa, si tratta invece di “scelte mortificanti per i giornalisti giunti a 10 stipendi arretrati”.

Identica situazione anche a Telestars, emittente che ha sede nella stessa struttura di Teleuropa.

Secondo quel che si è capito, non sarebbe altresì in alcun modo praticabile la strada del ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria e/o a contratti di solidarietà, incompatibile con la natura della scelta imprenditoriale di Teleuropa di ridimensionare l’attività aziendale, con correlativo ridimensionamento degli organici.

 

Dopo vari rinvii, dal 29 giugno sono partiti (per ora soltanto in Lombardia, sul canale 213) i programmi di 6 Mia Tv, ovvero il ritorno in scena di Giorgio Mendella (proprio quello di ReteMia) con un’idea a occhio mica tanto nuova, ovvero “la Tv della gente”.

La rete (che trasmette anche sul web) ha l'ambizioso progetto di coprire dall’autunno altre regioni italiane.

 

Contatti di fusione in Germania tra il fortissimo gruppo televisivo ProSiebenSat 1 e Axel Springer, l’editore di celebri quotidiani del paese come ‘Die Welt’ e ‘Bild’, presieduto tra l’altro dall’italiano Giuseppe Vita. I colloqui sarebbero ancora in fase iniziale e l’obiettivo sarebbe soprattutto un rafforzamento nel digitale. L’operazione tuttavia non è certo una novità, essendo stata tentata già alcuni anni fa, in altra forma, ma con identici scopi. Oggi come allora potrebbe però esserci l’ostacolo dei limiti legati alle norme antitrust.

 

È partito dalla Tgr del Lazio il restyling degli studi regionali della Rai, già fra l’altro in avanzata fase di digitalizzazione. Una nuova sigla e veste grafica caratterizzano da alcuni giorni i telegiornali della sede locale di Roma della Tv di Stato.

 

Dopo 34 anni di attività, chiuderà Radio Insieme, una delle prime Radio libere del territorio pratese, nata a Vernio e, di recente, con studi anche in via Roma a Prato. I collaboratori sono stati avvisati della chiusura, anche se ancora la data non è stata ufficializzata. La Radio nacque come associazione culturale nel 1981. Fondatore è stato Massimo Innocenti, che ha portato sempre avanti l'impresa insieme al fratello Leandro, attualmente presidente.

“Un altro pezzo di radiofonia pratese in FM si perde - scrive Giovanni Lampredi, uno dei collaboratori storici - . A breve Radio Insieme sparirà, come è avvenuto per altre emittenti toscane negli ultimi tempi. Né una né dieci né cento Radio Web riusciranno mai a sostituire il valore di una Radio Fm, ma purtroppo i costi fissi sempre maggiori e la forte contrazione del mercato publicitario per le radio locali ne hanno decretato la morte”.

 

Anche la storica emittente romana Radio Città Futura naviga in cattive acque. In un comunicato la redazione dei giornalisti dell'emittente ha reso noto che è stato deciso uno sciopero “per denunciare il grave stato di difficoltà che l'intera emittente sta attraversando”.

Rado Città Futura è una delle sette emittenti italiane che fanno riferimento ad un partito o movimento (è organo del movimento politico Roma Idee), ma vive “una situazione di profonda sofferenza causata anche dalla progressiva riduzione del fondo per l'editoria. Una storia che troppo spesso in questi ultimi anni si ripete, con importanti testate locali e nazionali costrette alla chiusura, in alcuni casi definitiva. Contro questa prospettiva sempre più concreta anche per noi, richiamiamo l'attenzione di tutti e sollecitiamo una volta di più l'azienda ad intraprendere ogni iniziativa utile, ammortizzatori sociali compresi, ad alleviare il grave stato di sofferenza dei lavoratori”.

 

Ci piace segnalare, anche se ha ottenuto ascolti piuttosto bassi, “Il Grande Bluff”, un docu-film del giornalista modenese Alberto Nerazzini (per molti anni a ‘Report’) andato in onda in prima serata su RaiTre e dedicato al mondo dei miliardi offshore, quella valanga di denaro esentasse che si muove in tutti i paradisi fiscali del pianeta. Nerazzini si è occupato con acume e insieme un filo di ironia, sempre legando benissimo i temi fra loro, in particolare della famosa lista Pessina (o delle liste Pessina, sono più di una), composta da ricchi italiani che avrebbero evaso il fisco. Da segnalare la divertente sequenza di società e persone ‘fantasma’: Nerazzini si è recato in varie occasioni all’indirizzo dichiarato da alcune società o persone coinvolte nelle vicende (fra cui il marito della cantante Marcella Bella e il presidente del Modena Calcio), ottenendo sempre l’identica risposta: “qui non c’è nessuno” o ‘non ne sappiamo nulla’. Quando qualcuno c’era, si sottraeva alle domande rifiutando incontri e spiegazioni, fino alla divertentissima sequenza di una delle ‘ricercate’ (da Nerazzini) che si è fatta rinchiudere nel bagagliaio di una macchina al momento di uscire dall’ufficio, pur di sfuggire all’importuno giornalista.

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