Finora non era ancora ben chiaro, ma il nuovo gruppo Tarak Ben Ammar – Tf1, cui fa capo Sportitalia, è articolato su tre reti (e non due), due analogiche, appunto Sportitalia e Prima, e una costituita dal bouquet digitale D-Free.
La situazione è in realtà un po' complessa e probabilmente soggetta anche ad evoluzioni, ma è sicuro che se i canali già di Europa Tv (Tele+ Bianco) sono finiti appunto a Sportitalia, che ha 'ereditato' la concessione della prima rete via etere di Tele+ (che tuttavia aveva - altra piccola complicazione - una concessione per una rete criptata e non in chiaro), parallelamente non tutti i canali già di Prima Tv (Tele + Nero) sono stati digitalizzati nel bouquet D-Free (che attualmente diffonde i programmi di Canale 5, Italia 1, ancora di Sportitalia e della francese all-news di Tf1 Lci).
Alcune frequenze sono infatti tuttora in analogico e diffondono la programmazione di una seconda rete (dalla copertura, ovviamente assai parziale rispetto al territorio italiano), denominata "Prima". Secondo i dati diffusi nel corso della conferenza stampa di presentazione di Sportitalia, la copertura complessiva delle frequenze ex Tele + Nero (Prima Tv) è del 75,7% degli italiani, mentre le frequenze già digitalizzate nel bouquet D-Free coprirebbero attualmente il 58% degli abitanti del nostro Paese. In analogico (nel circa 20% residuo, dunque) ci sono attualmente la Liguria, il Friuli-Venezia Giulia, la Romagna, le Marche, l'Umbria, l'Abruzzo, la Calabria, una piccola parte della Sicilia, la Sardegna. Sportitalia, da parte sua, copre già in chiaro l'81% degli abitanti.
Attualmente i canali (analogici) di Prima diffondono una programmazione sportiva d'archivio (quella che, più o meno, è stata ritrasmessa su Sportitalia nella sua fase sperimentale delle scorse settimane), ma non sono esclusi altri sviluppi. Secondo le dichiarazioni del direttore della testata giornalistica del gruppo Paolo Pagani a "Sorrisi e Canzoni", infatti, "in molte di queste zone (quelle coperte in analogico da Prima, appunto; Ndr.), gli italiani vanno in vacanza. E noi stiamo pensando a un canale tutto musica e divertimento".
Naturalmente può darsi invece che queste "residue" frequenze siano prossimamente digitalizzate alla stregua delle altre ex Tele + Nero. Occorrerà vedere sia i problemi che possono insorgere a livello tecnico per la progressiva digitalizzazione sia quali siano i reali propositi del gruppo di Tarak e Tf1. Quanto alla situazione giuridica, quella di Prima è ancor più particolare, perché le frequenze di Tele+ Nero avevano solo un'autorizzazione provvisoria, simile a quella di Rete 4. La sperimentazione digitale era invece già stata intrapresa da Tele+ alcuni anni fa su alcune frequenze (oggi ugualmente assorbite dal gruppo Tarak-Tf1) a La Spezia, Brescia, Palermo.
Il Ministero delle Comunicazioni nelle scorse settimane ha comunque autorizzato sia Sportitalia che D-Free ad andare avanti con le iniziative già avviate.
E infine va detto che, almeno in questi giorni, Sportitalia è visibile anche in chiaro via satellite.